Bestie di satana, il “teste” Valente ascoltato in procura
Pochi riscontri dall'audizione di Orazio Valente dal pubblico ministero Colangelo
Niente di nuovo sul fronte delle Bestie di satana. Anche il nuovo teste, il detenuto Orazio Valente, che si era offerto di dare elementi in più su una serie di morti sospette avvenute a cavallo del 2000 nell’Alto Milanese, e nelle quali si sospettava il coinvolgimento del gruppo, non aveva alcuna novità sostanziale da portare. È stato ascoltato dal pm Colangelo, ma evidentemente non era informato quanto riteneva, e nulla di utilizzabile o riscontrabile è emerso dalle sue dichiarazioni, nulla più di quanto già noto.
Di tanto in tanto rimerge la possibilità che qualcuno che "sa" parli delle morti misteriose che quasi come in un fenomeno di psicosi collettiva sono state attribuite alle Bestie. Ciò che poteva essere provato in tribunale lo è stato, e i componenti del gruppo condannati a pesanti pene detentive. Nulla di decisivo è venuto quindi anche da Orazio Valente, che aveva scritto dal carcere, avendo conscoituo il "pentito" Andrea Volpe. Erano state le allucinanti confessioni di Volpe e rendere possibile la ricostruzione della vicenda e il ritrovamento dei corpi di Fabio Tollis e Chiara Marino, trucidati in un bosco nei pressi di Somma Lombardo. E i successivi processi.
Non è l’unica vicenda a latere, quella della testimonianza di Valente, che vada a sgonfiarsi come un soufflé di fronte all’evanescenza dei riscontri. Non si è ancora conclusa, tecnicamente, quella legata alla morte di Doriano Molla (dicembre 2000), trovato impiccato a Cavaria, che la madre sospettava fosse in qualche modo legata a quella delle Bestie di satana per la comune passione per il metal e qualche possibile contatto con persone legate al gruppo. Il 30 maggio saranno sentito sul caso Molla Paolo "Ozzy" Leoni, Marco Zampollo, Eros Monterosso e Elisabetta Ballarin ma difficilmente emergeranno novità. Intanto il tempo passa, e benchè dichiarazioni forti e sospetti molto chiari vi siano su almeno un paio di casi di scomparse o suicidi avvenuti tra Brugherio e Somma Lombardo a fine anni Novanta, sembra che la notte e la nebbia abbiano inghiottito la memoria di molti. Di troppi. Senza che chi si fa avanti "per sentito dire" sia in grado di portare concretamente gli inquirenti a qualche conclusione ulteriore.
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