Incontro con Dacia Maraini al chiostro di Sant’Abbondio
La scrittrice sarà ospite della facoltà di giurisprudenza dell'Università dell'Insubria
Si narra che Dio avrebbe creato l’uomo con la parola: ma come agisce la potenza della parola sul cuore umano? E dopo Babele, quale rapporto ha uno scrittore con i suoi traduttori? Tradurre è sempre tradire? Le nuove tecnologie influiscono sull’ispirazione letteraria? A queste e a molte altre domande tenterà di rispondere Dacia Maraini, una delle scrittrici italiane più note e tradotte al mondo, nel corso dell’interessante incontro culturale previsto per mercoledì 17 febbraio 2010, alle ore 17, al Chiostro di S. Abbondio, in via S. Abbondio 9, a Como.L’evento si inserisce nel programma di appuntamenti organizzati dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria. Promotore dell’incontro é il professor Giorgio Zamperetti, titolare della Cattedra di Law and Humanities, nonché socio della Società Italiana di Diritto e Letteratura.
Prolifica l’attività letteraria, teatrale e poetica di Dacia Maraini, costellata di successi che vanno dalla sua prima pubblicazione “La Vacanza” (1962) all’ultimo recente libro “La ragazza di Via Maqueda” (2009). Cresciuta in una famiglia crogiuolo di diverse culture, la Maraini passa la sua infanzia in Giappone per seguire il padre, il celebre antropologo Fosco Maraini, nei suoi viaggi. Proprio la “genesi interlinguistica ed interculturale” della scrittrice la rende relatrice d’eccellenza nell’ambito dei temi proposti dalla Cattedra di Law and Humanities che si occupa di indagare le relazioni tra il diritto e quant’altro è espressione “alta” del genere umano, come la letteratura, il teatro e la musica. «La legge appare diversa dalle altre arti per la sua pretesa veritativa – chiarisce il professor Zamperetti -, ma punti di contatto emergono se si pensa alla legge come portatrice di una conoscenza più profonda del cuore umano. Letteratura e diritto hanno in comune lo stesso medium espressivo: la lingua. E la lingua stessa è un sistema normativo osservato da una certa collettività».
Nel corso dell’incontro la scrittrice racconterà il suorapporto con la parola e le lingue e affronterà alcuni temi a lei cari, quali la difesa dei valori laici contro i fondamentalismi religiosi che affliggono la società e latutela dei “senza diritti” (donne e bambini oppressi, animali e ambiente).
Condurranno l’incontro i professori Gianni Turchetta, titolare della Cattedra di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università degli Studi di Milano, eGiorgio Zamperetti.
L’evento sarà introdotto dal rettore vicario, professorGiorgio Conetti e dalla preside della Facoltà di Giurisprudenza Maria Paola Viviani Schlein.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.
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