“La crisi è finita? Nemmeno per sogno”

Le riflessioni di Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato Imprese Varese e vicepresidente nazionale, sul "peggio che non è passato". Qualche numero per tornare alla realtà.

Pubblichiamo le riflessioni del Presidente di Confartigianato Imprese Varese e vicepresidente nazionale, Giorgio Merletti riguadanti l’ottimismo del Governo sulla "fine della crisi". Qualche numero per tornare alla realtà: cassa integrazione, finanziamenti, banche "furbette" e ritardi nei pagamenti….

Le imprese rischiano di chiudere e non sempre riescono a rientrare dai fidi. Purtroppo i clienti, tra i quali anche la Pubblica Amministrazione, pagano con grande ritardo o, nel peggiore casi, non pagano affatto. L’Italia è "maglia nera" nell’Ue per i ritardi di pagamento della PA e dei privati. In entrambi i casi, il nostro Paese detiene un record negativo: gli enti pubblici si fanno attendere in media 128 giorni, vale a dire 61 giorni in più della media Ue. Le imprese private committenti onorano i loro debiti nei confronti dei subfornitori in 88 giorni, con un ritardo di 31 giorni rispetto ai competitors europei.
La crisi economica ha peggiorato la situazione: tra il 2008 ed il 2009 sono aumentate del 30% le imprese che hanno peggiorato le abitudini di pagamento dei debiti commerciali e tra il 2007 ed il 2009 la regolarità nei comportamenti di pagamento è diminuita dal 50,4% al 41,8%. Con il risultato che nel 2008 i tempi medi di pagamento si sono allungati di 22 giorni e, per le imprese che lavorano in subfornitura, i ritardi medi sono aumentati di 30 giorni.

I NUMERI DI ARTIGIANFIDI VARESE

Non siamo usciti dalla crisi, e le performance del 1994 – l’anno al quale si riferisce spesso il Premier Silvio Berlusconi – è difficile possano ripetersi. Questo sconquasso economico ci ha già cambiati. I numeri di Artigianfidi Varese ne sono la riprova: al 31 dicembre 2009 l’erogato ammontava a euro 249.719.399 e l’outstanding (i finanziamenti garantiti da Artigianfidi) a euro 367.513.851: oltre il 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2008.

MORATORIA E CONFIDUCIA: PRATICHE

Le pratiche per la moratoria, dal 1° settembre al 2009 al 31 dicembre 2009, risultavano essere 187 per euro 11.240.076, mentre le pratiche Confiducia (nello stesso periodo di tempo) sono state 845 per un ammontare di euro 53.910.738. E’ per questo che Confartigianato Varese ha nuovamente chiesto alla Regione Lombardia che le provincie dove lo strumento ha avuto più successo (Varese è una di quelle) abbiano la possibilità di un rifinanziamento del fondo. Artigianfidi ha esaurito il tetto entro pochi mesi: il 97,5% delle pratiche di Confiducia, in Provincia di Varese, sono state evase dal nostro Confidi e oltre il 50% di tutte le pratiche ha interessato la regione Lombardia.

RICORSO AMMORTIZZATORI SOCIALI

La continua richiesta di credito indica preoccupazione nel futuro ma anche la speranza di poter superare la stretta di quegli istituti di credito che si sono fatti sempre più <furbetti>. Nel frattempo le pratiche di Cassa Integrazione in Deroga, evase dagli inizi del mese di gennaio 2010 ad oggi da Confartigianato Imprese Varese, hanno interessato oltre 130 imprese (i numeri più elevati riguardano la meccanica ed il TAC rispettivamente con 87 e 46 imprese) per un totale di circa 800 dipendenti. Nel periodo ottobre-novembre 2009, il numero delle pratiche per Cassa Integrazione in Deroga è passato da 277 a 218. Una lieve riduzione che mostra la tenacia degli imprenditori nell’affrontare con decisione la  recessione.

LE MEDIE PICCOLE IMPRESE NEL PANORAMA NAZIONALE

L’attuale crisi economica è la più grave degli ultimi cento anni: Confartigianato ha rilevato che a livello nazionale, nel periodo gennaio-dicembre 2009, le ore concesse di Cassa integrazione Guadagni sono salite tendenzialmente del 311,4%: l’aumento è dovuto alla crescita della CIG Ordinaria (+410,4%), mentre la CIG Straordinaria ha registrato un +209,4%. In termini assoluti il Manifatturiero registra, nel corso degli ultimi quattro trimestri rilevati, una diminuzione di ben 307.400 occupati. Eppure, anche nel mezzo della crisi economica, nelle micro e piccole imprese vi sono 23.446 figure di difficile reperimento.
Le MPI (1-19 addetti) manifatturiere italiane sono leader a livello europeo per numero di imprese, fatturato, valore aggiunto e numero addetti e rappresentano mediamente un quarto del totale di tutti questi indicatori economici. Dobbiamo aggiungere altro?

 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 26 Febbraio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.