Lavoro nero, maximulte per due imprese e un cantiere sospeso
A Besozzo una ditta edile dovrà pagare 43.000 euro di sanzione per gravi violazioni; una ditta di abbigliamento di Varese dovrà invece pagare 29.000 euro, un dipendente su cinque era in posizione irregolare
Maximulte in arrivo per due aziende e un cantiere chiuso d’autorità a seguito dei controlli compiuti dai carabinieri del Comando Provinciale di Varese, degli ispettori del lavoro in forza alla Direzione Provinciale del Lavoro di Varese e dei militari del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Controlli che rientrano nel ""Progetto sicurezza Varese" presentato il 2 dicembre scorso. Ancora una volta sono emerse irregolarità tali da portare, fra l’altro, alla chiusura di un cantiere: ma anche in settori più "tranquilli" dal punto di vista della sicurezza non c’è da stare allegri.
Decisamente "fruttuoso", diciamo così, è stato l’accesso ispettivo avvenuto in una ditta di abbigliamento di Varese. Significativa l’irregolarità riscontrata; infatti è subito emerso che più del 20% dei dipendenti veniva impiegato senza essere regolarmente indicato tra le scritture o il resto della documentazione prevista dalla normativa di settore. Ciò ha comportato il contestare sanzioni amministrative per un importo complessivo di 29.000 euro.
Particolarmente significativo è stato altresì il controllo avvenuto in un cantiere edile di Besozzo (VA), ove è in corso una ristrutturazione di uno stabile ad uso privato/residenziale per un importo lavori pari ad euro 1.160.000. Molteplici e rilevanti le irregolarità riscontrate, specie con riferimento al mancato rispetto della disciplina in materia sicurezza dei luoghi di lavoro nel cui ambito sono state rilevate 10 gravi violazioni, con conseguenti sanzioni per € 43.200.
A seguito di queste inadempienze, i soci amministratori ed il coordinatore della sicurezza della ditta controllata sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Varese, mentre è stato impartito l’obbligo immediato della sospensione dei lavori per gravi violazioni in materia di lavoro.
L’operazione conferma, ancora una volta, lo stretto rapporto di collaborazione tra i Carabinieri del Comando Provinciale di Varese e la Direzione Provinciale del Lavoro, che già nel corso del 2009 ha ottenuto risultati lusinghieri, con quasi 600 controlli, nel corso dei quali sono stati identificati complessivamente 2300 lavoratori, con l’individuazione di 67 lavoratori in nero e di 20 clandestini, la denuncia in stato di libertà di 100 persone che, a vario titolo, si sono rese responsabili di violazione in materia di diritto del lavoro. A tutto ciò si sono aggiunti i sequestri di 9 cantieri e l’accertamento di numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per le quali sono state elevate sanzioni per oltre due milioni di euro.
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