Le piante della tradizione popolare nel calendario per le scuole del parco
Un calendario in ogni classe, gratuito, che parla del territorio in cui viviamo, è l’iniziativa resa possibile dall’ impegno dell’associazione "Amici del Campo dei Fiori"
Piu di tremila studenti, da Varese a Induno Olona a Mesenzana, coordinati da una cinquantina di insegnanti referenti per l’educazione ambientale, da oggi hanno uno stimolo in più con cui arricchire lezioni di scienze e escursioni guidate. Un calendario in ogni classe, gratuito, che parla agli alunni del territorio in cui viviamo, è l’iniziativa resa possibile dall’impegno dell’associazione "Amici del Campo dei Fiori", che ha distribuito in tutte le scuole medie di primo grado dei comuni, che si affacciano sul Campo dei Fiori, il calendario sponsorizzato dalla Provincia di Varese e dall’Ente Parco Campo dei Fiori.
«Al calendario non pensa mai nessuno, e in questo momento di tagli sulle cose essenziali, l’arrivo di un calendario in classe è stato un gesto semplice ed apprezzato» dice Rosa Ferrazzi, insegnante e socia degli “Amici del Campo dei Fiori” «con questa iniziativa la nostra associazione, che ritiene prioritario avvicinare gli alunni delle nostre scuole ad una maggiore conoscenza del territorio, annuncia l’imminente sviluppo di un programma didattico articolato su questi temi, in concomitanza con il quindicesimo anno dalla fondazione degli “Amici”. Siamo nati per collaborare con il consorzio di gestione del parco e con altri enti, nella protezione ambientale naturale del comparto geografico denominato massiccio del "Campo dei Fiori”. Il nostro impegno è finalizzato alla conservazione, la tutela e il recupero delle qualità ambientali e paesaggistiche del bosco e dei sentieri, oltre che alla sorveglianza della sicurezza delle vie tagliafuoco, la salvaguardia delle sorgenti d’acqua. A questo impegno abbiamo affiancato negli anni tante attività culturali per una maggior conoscenza del patrimonio etno-botanico presenti nei luoghi in cui viviamo e per migliorare l’attenzione della popolazione verso la tutela ambientale e paesaggistica».
Ogni mese, insieme alle vedute paesaggistiche (che, forse, i più giovani si soffermano poco ad apprezzare), il calendario offre piccoli spunti di riflessione legati ad elementi semplici e preziosi: le piante selvatiche, ma anche gli usi popolari – i doni della terra, come suggerisce il titolo.
Fiùr dal diàul, Spring-bignò, Fiorrancio, Spinabò, Per de tèra, per chi non ricorda che piante sono, il calendario viene in aiuto con foto e nome comune (tarassaco, biancospino, calendula, bardana, topinambur) e offre alcune ricettine per portare le piante selvatiche anche in tavola. «Vivere intorno al massiccio del Campo dei Fiori è un vero privilegio, in quanto abbiamo a disposizione un numero incredibilmente elevato di piante spontanee utili come alimenti e come rimedi di salute, già ben note ai nostri antenati. Dobbiamo tenere viva la memoria di questa sapienza se non vogliamo rischiare la progressiva scomparsa di queste antiche tradizioni» scrive nell’ introduzione Gabriele Peroni, autore dei testi del calendario.
Fiùr dal diàul, Spring-bignò, Fiorrancio, Spinabò, Per de tèra, per chi non ricorda che piante sono, il calendario viene in aiuto con foto e nome comune (tarassaco, biancospino, calendula, bardana, topinambur) e offre alcune ricettine per portare le piante selvatiche anche in tavola. «Vivere intorno al massiccio del Campo dei Fiori è un vero privilegio, in quanto abbiamo a disposizione un numero incredibilmente elevato di piante spontanee utili come alimenti e come rimedi di salute, già ben note ai nostri antenati. Dobbiamo tenere viva la memoria di questa sapienza se non vogliamo rischiare la progressiva scomparsa di queste antiche tradizioni» scrive nell’ introduzione Gabriele Peroni, autore dei testi del calendario.
«Conoscere e rispettare la natura era un valore ben chiaro ai nostri nonni. Tramandare questa cultura ai più giovani significa stimolare il loro senso di appartenenza al territorio. Proprio come pianticelle, anche i giovani hanno necessità di affondare solide radici nei valori della comunità; solo così potranno affrontare con sicurezza le tempeste che, insieme allo sviluppo, la globalizzazione comporta» sottolinea Carla Tocchetti, esperta di comunicazione e territorio, che ha dato vita all’iniziativa, per conto degli Amici del Campo dei Fiori, nell’ambito del progetto Varese: Salute&Ambiente. «Il prossimo passo? Raggiungere le scuole con programmi educativi specifici, ma non dimentichiamo che anche le generazioni meno giovani hanno un ruolo importante nel conservare questa eredità. Proporremo quindi questo argomento anche con una lezione (il 21 maggio prossimo) nell’ambito del programma didattico dell’università della Terza Età Associazione Carlo Nasoni».
Per avere ulteriori informazioni sull’Associazione Amici del Campo dei Fiori e i suoi progetti, e in particolare aderire associandosi (la quota annuale è di euro 15) è possibile contattare il nr 0332 418375.
Per avere ulteriori informazioni sull’Associazione Amici del Campo dei Fiori e i suoi progetti, e in particolare aderire associandosi (la quota annuale è di euro 15) è possibile contattare il nr 0332 418375.
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