Mills: ci fu corruzione ma il reato è prescritto

L'avvocato inglese ha fornito deposizioni false o reticenti nei processi a Berlusconi e per queste è stato ricompensato. Mills condannato a pagare 250mila euro per danni arrecati all’imparzialità della giustizia

La sentenza di Cassazione ha sancito la definitiva colpevolezza dell’avvocato inglese David Mills. L’uomo che ha curato la strutturazione societaria estera di Silvio Berlusconi ha fornito deposizioni false o reticenti nei processi che hanno riguardato il presidente del consiglio e per questo è stato ricompensato con una “tangente” da 600mila euro. Lo hanno deciso i giudici a sezioni unite confermando quindi il giudizio del tribunale di primo grado e della corte d’appello. Tuttavia questa ultima, e definitiva, sentenza ha spostato il periodo a cui risale il fatto corruttivo: secondo le prime due sezioni di giudizio questo era stato fissato al febbraio del 2000, mentre la Cassazione ha stabilita che esso è da ritenersi accaduto nel novembre del 1999. Nella sostanza la datazione non cambia la valutazione del reato, la corruzione c’è stata, ma cambia, e molto, il periodo dal quale è cominciato a decorrere la prescrizione, che infatti ha estinto la condanna. I 4anni e 6 mesi a cui era stato condannato Mills nei due primi gradi di giudizio sono da ritenersi estinti per l’intervento della prescrizione. L’avvocato rimane quindi condannato a pagare 250mila euro alla presidenza del consiglio per i danni arrecati all’imparzialità dell’amministrazione della giustizia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Febbraio 2010
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