Petrolio nel Po, Bertolaso: “Situazione non irreparabile”
Intanto la marea nera continua a scendere verso l'Adriatico. Il wwf lan cia l'allarme: a rischio l'ecosistema del delta
«Credo che nelle prossime 24 ore la gran parte di questa massa oleosa sarà recuperata e poi, seguendo il corso del fiume, prima che arrivi all’altezza di Ferrara e ovviamente prima ancora che arrivi sul Delta, saremo in grado di recuperare tutto il resto».
Lo ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso a proposito dell’emergenza dopo lo sversamento del petrolio nel Lambro e poi nel Po. «Credo che – ha aggiunto Bertolaso – non ci sia una situazione irreparabile.»
Lo sversamento nel Lambro di 600 mila litri di gasolio dalle cisterne dell’ex raffineria di VillaSanta può essere il colpo di grazia per un fiume da decenni in un vergognoso stato di degrado.
Secondo Monza e Brianza news, intanto, il depuratore di San Rocco, che ha trattenuto il 70% dei liquami, corre il richio di cedere a causa del peggioramento delel condizioni meteo che potrebbero aumentare la portata del fiume. “Scattano così le misure straordinarie per la messa in sicurezza del depuratore gestito da Brianzacque”.
Ma l’onda nera, dicono dal wwf, che intanto prosegue il suo viaggio, “rappresenta una gravissima minaccia non solo per gli abitanti dei comuni rivieraschi, ma per tutto l’ecosistema del Parco regionale della Valle del Lambro, del Parco di Monza (il più grande Parco urbano d’Europa e una delle aree naturalistiche-paesaggistiche più belle della Lombardia ritratto nella foto di youreporter.it ) e soprattutto del più ampio ecosistema del Po, con danni ambientali a catena per centinaia di chilometri a valle che non risparmieranno nemmeno alcuni siti di interesse comunitario (SIC) presenti lungo il Po”.
Sempre secondo il wwf tra le specie maggiormente minacciate dal disastro del Lambro, diverse colonie di aironi (cenerini, garzette, nitticore e aironi bianchi maggiori) e anatre selvatiche come i germani reali. Molte specie ittiche sono a rischio nel tratto di fiume interessato, come il piccolo Cobite, la Savetta, il barbo o addirittura specie molto rare come lo Storione cobice.
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