Sanremo: vince Scanu, secondo Emanuele Filiberto

Dopo la vittoria di Marco Carta nel 2009, Amici vince anche il 60esimo festival della canzone italiana, in una serata dove non sono mancati nudi e contestazioni

Valerio scanuAlla fine ha vinto ancora una volta Amici, per la seconda volta in due anni.

Dopo Marco Carta nel 2009, ora tocca a Valerio Scanu, una delle star del popolare reality di Maria de Filippi, eliminato nella seconda serata e poi ripescato dal pubblico ieri,  ad essere incoronato, a soli 19 anni, re della sessantesima edizione del festival di Sanremo.
 
Ha vinto in un trio di finalisti che a dire nazionalpopolare è poco: era infatti composto dal vincitore di XFactor Marco Mengoni (a dire il vero, decisamente il più originale e moderno dei tre),  dallo stesso Scanu e dal ripescato anch’esso trio Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e Luca Canonici. Un trio, quest’ultimo, che è stato contestato sonoramente – e comprensibilmente, si potrebbe dire, data l’arditezza sociopolitica dell’operazione oltre alla sostanziale incapacità di cantare del cantautore Savoia mai stato principe – praticamente tutte le volte che è salito sul palco.
Ma gli spettatori del teatro Ariston, solitamente molto ingessati, hanno vivacemente protestato anche su alcuni degli esclusi dalla finale, come Simone Cristicchi e Malika Ayane (che poi si è rifatta con il premio della critica). 
Proteste messe in atto anche dagli orchestrali, che quest’anno hanno anche fatto da giuria tecnica: loro hanno addirittura stracciato gli spartiti, guadagnandosi persino un gruppo su facebook aperto pochi secondi dopo la performance e che alla fine del festival aveva già più di 1200 aderenti. 
Il festival è stato così attraversato da una sottile aria di rivoluzione, che ha permeato anche il siparietto "serio" su Termini Imerese impostato da Maurizio Costanzo con la partecipazione di tre lavoratori della fabbrica Fiat, il leader Pd Pierluigi Bersani e il ministro Claudio Scajola. Una parentesi che più che seria è parsa fuori tema, e che si è presa una dose simile di fischi e rumoreggiamenti per essere stata vissuta come una invasione pubblicitaria della politica nel mondo delle canzonette, che per di più in quel momento pareva attraversato da una specie di golpe monarchico che stava uccidendo la buona musica italiana.

Ovviamente non è stato così e soprattutto non è stata rivoluzionaria l’ultima sera del festival.
Anzi, il resto è stato l’apoteosi del trash, di quello buono per tutti: una sufficiente dose di immagini che "fanno parlare" (dagli inquietanti bambini canterini di Ti lascio una canzone, a Lorella Cuccarini nuda sotto una mega chitarra), un pizzico di cose troppo strane e gaffes (queste quasi tutte sapientemente in mano alla Clerici, fatta salva la banda dei carabinieri che intona il tema di Star Wars), un tocco di visioni di classe (da Mary J Blidge alla Cuccarini stessa che dopo lo choc ha presentato una performance degna di Laurie Anderson, allo straordinario coreografo del festivalDaniel Ezralow, star della danza moderna).

 
Un mix che ha modernizzato ma nello stesso tempo riportato alle origini – cioè canzoni, danza, spensieratezza, e chiacchericcio sulle mises – il festival, arrivato alla sessantesima edizione con la svagatezza studiata degli inizi. E che si spera abbia tolto una volta per tutte dal limbo delle "bellemasceme" Antonella Clerici, presentatrice di Sanremo in solitaria (senza spalle, vallette, valletti e paccottiglia varia dietro cui nascondersi), dosatrice sapiente di gaffes, moderatrice con il sorriso del caos che di solito capita dietro quel palco, provocatrice di orchestrali e loggionisti, autoironica portatrice sana di vestiti di cui parlare, che è poi quello che si fa sempre nel festival. Quasi una reincarnazione di Mike Buongiorno, la Clerici ha mostrato di essere davvero di polso, come solo le donne che tutti credono sceme sanno fare.
Cadendo solo nelle interviste, che proprio non sembrano essere il suo mestiere malgrado sia nata giornalista.  

Ma, d’altra parte, non è nemmeno quello che l’Italia che vede Sanremo chiede a Sanremo. Altro che Termini Imerese: qui si vuole canzonette, pettegolezzi e tempeste in un bicchiere. E quest’anno non è proprio mancato niente. 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 21 Febbraio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.