Arabi, spagnoli e quarter horse. Il cavallo è multiculturale
Tante le gare e le discipline a MalpensaCavalli 2010 sui tre campi allestiti nel polo fieristico
Tante le gare e le discipline a MalpensaCavalli 2010 sui tre campi allestiti nel polo fieristico di Busto Arsizio. Quasi 50 mila i visitatori che nella tre giorni, dedicata al cavallo, hanno affollato gli stand e i box.
CAVALLO ARABO – La carrellata sul bilancio delle associazioni parte dall’Anica, l’Associazione nazionale italiana del cavallo arabo, presente in fiera con un concorso morfologico nazionale C. «Sono arrivati partecipanti da tutta Italia, compreso il sud, e questo mi fa pensare agli appassionati di arabi come a un grande carrozzone, che si sposta dove l’Anica decide di tenere i proprio show», commenta Fabio Brianzoni, editore della Alim Editrice e della rivista Tutto Arabi, e organizzatore dello show Anica di Malpensa. «Il Purosangue Arabo torna a MalpensaCavalli per la seconda volta – continua Biranzoni – e siamo molto felici di questa scelta perché avere visibilità in Lombardia è uno degli obiettivi fondamentali dell’associazione nazionale, che in questa regione ha molti soci».
L’Anica ha portato in fiera 69 cavalli, che si sono affrontati in 12 categorie: femmine nate nel 2009, maschi nati nel 2009, femmine del 2008, maschi del 2008, femmine nate nel 2007, maschi nati nel 2007, femmine nate dal 2003 al 2006, maschi nati dal 2003 al 2006, femmine nate dal 2002 o prima, maschi nati dal 2002 o prima, Futurity femmine 2010 e Futurity maschi 2010. Il gruppo dell’Anica era ben fornito, tre giudici sono stati sempre attivi in campo, supportati da un direttore di campo, dalla commissione veterinaria, dallo speaker e dalla segreteria.
SALTO OSTACOLI – Molto felici anche i concorrenti e gli organizzatori del salto ostacoli, che hanno avuto per l’occasione una voce prestigiosa a commentare i loro eventi: Umberto Martuscelli, speaker di Piazza di Siena. Due le tipologie di gare offerte, la categoria a squadre e il C115 e C120. Nella categoria a squadre si sono affrontati sette team da quattro concorrenti l’uno, e i percorsi totalizzati alla fine della giornata erano 44. Ha trionfato in questa competizione il Circolo Ippico Bedesco, che ha piazzato le sue tre squadre ai primi tre posti della classifica. «Sono molto felice del risultato del Bedesco, perché lì gli istruttori stanno lavorando tantissimo con i pony e i ragazzi, che io ritengo siano la vera risorsa del nostro settore», commenta Maria Giovanna Vignati, giudice nazionale e grossa promotrice del settore pony. «Siamo qui anche per promuovere la nostra disciplina, e aver visto vincere squadre con i pony nel ci rende particolarmente fieri del lavoro fatto». Il riscontro del pubblico al salto a ostacoli e in particolare ai pony da salto è stato ampio e di grande interesse. In molti hanno chiesto informazioni, preso contatti, e speriamo che dopo questa fiera i circoli ippici abbiano dei giovani cavalieri in più.
«Quello che mi ha fatto molto piacere notare in queste giornate è la risposta del pubblico alle nostre gare- aggiunge Umberto Martuscelli – raramente si ha una platea così nutrita e partecipe ai concorsi. La scelta di venire in fiera aiuterà sicuramente il salto». La seconda competizione offerta nel salto a ostacoli era una gara mista, dove i concorrenti devono affrontare due percorsi, dei quali il secondo ha ostacoli e difficoltà maggiori del primo. Qui si è vista un’ottima qualità dei binomi, una ventina circa, che hanno duplicato i loro ingressi in campo nelle due prove del barrage. Il parco di ostacoli è stato disposto da Francesco Bussu.
HORSE BALL -«Sono certo che questa fiera porterà all’Horse ball nuovi cavalieri – dice Cristiano Manzato, responsabile dell’agonismo del dipartimento di Horse ball – perché tantissima gente si è incuriosita, avvicinata, ha chiesto informazioni su dove è possibile praticare questo sport». Nelle giornate di fiera lo sport con la palla ha offerto due categorie di gara, la prima, dove giocano i concorrenti di livello maggiore, e la seconda, ovvero quella degli esordienti. Sulla qualità della prima divisione non ci sono che parole di lode, tutti hanno dato il meglio di sé e lo spettacolo ne ha guadagnato in qualità. La seconda divisione non ha avuto meno grinta della prima, e anche se tecnicamente non è dello stesso livello ha però coinvolto tantissimo il pubblico con la manifesta voglia di competizione e di gioco che ha espresso.
«Ho apprezzato tantissimo il servizio veterinario che ha operato qui in fiera – continua Manzato – il dottor Lollo Alzati e il suo team sono molto scrupolosi, e incontrano in pieno la nostra filosofia sul rispetto dell’animale. Noi siamo convinti che è meglio prevenire una serie di problemi anziché dover poi correre ai ripari, in quest’ottica siamo stati perfettamente allineati alla scrupolosità del veterinario». I ragazzi dell’Horse ball, che hanno un’età variabile dai 16 ai 50 anni e provengono da tre regioni del nord Italia (Lombardia, Piemonte e Liguria), hanno disputato il sabato e la domenica cinque partite al giorno, nelle quali si sono affrontate due squadre per volta. «Di certo hanno lasciato il pubblico a bocca aperta e questo, oltre il livello agonistico dell’evento, è quello che amiamo di più», conclude Manzato.
MONTA WESTERN – Allarga il proprio numero di soci la Siwa (Associazione Scuola Italiana Western), che per la prima volta incontra il pubblico a MalpensaCavalli. Tanto l’interesse mostrato dagli appassionati di monta americana nei loro confronti, che allo stand dove sono a diposizione per qualunque informazione raccolgono anche nuovi adepti. Ma la Siwa non era presente solo per scopi istituzionali, qui in fiera ha battezzato anche il primo evento agonistico sotto la sua egida, raccogliendo 25 binomi che si sono affrontati in arena. Complessivamente cavalli e cavalieri hanno disputato 110 prove, e la gara di maggior successo è stata quella di trail, con 25 partenti nelle diverse categorie. «C’erano tanti giovani a provare il percorso sui pali – racconta Pierre Ouellet, anima dell’associazione – il pattern era tecnicamente di media difficoltà e molto armonico, per cui è stato bello anche per il pubblico assistere alle prove». I concorrenti che si esibiscono in fiera con il loro bel cappello a falde larghe provengono soprattutto dalla Lombardia e dal Piemonte.
Nel pomeriggio di domenica c’è stato anche il lancio del Superhorse, una disciplina mista composta da trail, reining e western riding. Non è facile trovare cavalli e cavalieri in grado di esprimersi nel superhorse, perché il livello tecnico è altissimo e occorre tanto lavoro, soprattutto per riuscire nei cambi di galoppo tipici del western riding. Ma questa gara è un punto di arrivo per la Siwa, che ha come obiettivo il lavoro e la formazione di concorrenti all around, che troveranno la loro sublimazione
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