Freddo, neve e acqua: inverno da guiness
Per il Nord Italia e per tanti paesi europei e non l'inverno appena finito è risultato da primato
Un inverno da record per freddo, neve e acqua. Per il Nord Italia – e anche per tanti paesi europei e non – l’inverno appena finito è risultato da guinness dei primati. La temperatura media invernale è stata circa 1-2 gradi circa sotto i valori normali al Nord, mentre sul Meridione l’inverno è stato un po’ più caldo della media. L’eccezionalità di questo inverno sulla nostra penisola è testimoniata dal numero insolito di eventi dal primo dicembre al 28 febbraio: quattro ondate di freddo, tre grandi gelate, cinque grandi nevicate, record storico di piovosità invernale, alluvione in Versilia.
Gelate – Le quattro ondate di freddo che hanno raggiunto il Nord Italia e marginalmente anche la Toscana, l’Umbria e le Marche si sono verificate l’ 11-21 dicembre, 1-7 gennaio, 24 gennaio-5 febbraio,11-13 febbraio. Quanto alle gelate nella notte tra il 19 e il 20 dicembre si è verificata la gelata più forte degli ultimi 20 anni e per alcune località è stato battuto anche il record storici per dicembre: Ronchi dei Legionari -15,5 gradi (record); Cuneo -14, Malpensa -14, Verona -14; Torino -13 (record); Treviso -11, Venezia -11 (record); Novara e Udine -10; Bologna -10 (record). Per di più il 18 dicembre a Busa di Manna (2550 m) sulle Pale di San Martino (Trento), è stato registrato il nuovo record italiano di temperatura minima assoluta (-47,0). Altre grande gelata sul Nord Italia il 4 gennaio: -10 Cuneo e Trento; Novara, Varese, Bolzano, Piacenza e Verona: -8; Aosta, Torino, Parma e Venezia: -7. Anche l’1 e 2 febbraio forti gelate al Nord con valori minimi fino a -8 / -10 gradi in pianura e fino a -15 nelle valli alpine.
Nevicate – Sono cinque le nevicate che si sono distinte o per l’estensione dell’area interessata o per i centimetri caduti. Quella del 18 dicembre è stata la nevicata più estesa degli ultimi venti anni: la neve ricopre tutto il Nord, la Toscana, la Liguria e l’Umbria (quasi il 40% dell’Italia). Il 21 dicembre, la seconda nevicata, meno estesa della precedente ma una delle più intense degli ultimi 20 anni: neve su Alpi, Piemonte (10-15 cm), Lombardia (20-30 cm: 30 cm a Milano), Venezia, Piacentino, Parmense (20-30 cm). Il 4 gennaio ancora una nevicata estesa di nuovo in Liguria, su tutta la pianura padano-veneta, eccetto il Milanese. Neve anche su Toscana, Umbria. Tra il 31 e l’1 febbraio quarta grande nevicata che ha interessato le Venezie, l’Emilia-Romagna (qui la nevicata più intensa degli ultimi 20 anni), gran parte della Lombardia, la Toscana (anche a Firenze), l’Umbria, le Marche (anche Ancona), l’Abruzzo (anche all’Aquila). Il 10 e l’11 febbraio la quinta nevicata ha ricoperto il 50% circa del Centronord: neve su Piemonte, Emilia, Romagna, Ponente Ligure (San Remo), Toscana (Siena, Arezzo), Umbria (Perugia), Sardegna (Alghero, Olbia) e il Lazio; qualche spruzzata anche in Lombardia e Milano ma senza accumuli. Il 12 ha nevicato anche a Roma (5 cm), dove non nevicava dal 2005 e comunque la nevicata più intensa dopo 25 anni.
Pioggia – Durante l’inverno sull’Italia sono caduti mediamente ben 295 millimetri a fronte di una media climatica di 170 mm (+ 75%), il valore in assoluto più alto degli ultimi 60 anni e superiore anche a quello dell’inverno passato che con 280 mm deteneva il record.
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