In campo Destra Inconcludente e Hobbit per avere gli spazi elettorali
Si muovono decine di sigle associative per assicurare la supremazia del centrodestra: donne padane padane, Hobbit e goliardi impenitenti. Ma sullo sfondo c'è la competizione interna al PdL
La società civile si muove per sostenere la lunga corsa di Roberto Formigoni per la terza ri-elezione: un esercito di appassionati cultori della destra e della padanità. Sfilano i reduci dei "Campi Hobbit" che hanno fatto crescere un’intera generazione di militanti della destra radicale, marciano gli alpini padani, le donne padane, i musicisti padani, addirittura i donatori di sangue padani. C’è persino l’associazione "Destra Inconcludente", un gruppo di goliardi impenitenti nelle file del centrodestra.
Succede a Gallarate ed è l’effetto del nuovo regolamento per l’assegnazione degli spazi sui manifesti elettorali, peraltro in buona parte ancora vuoti, in una campagna che sembra giocata più su facebook e sul web che non sui tabelloni metallici nelle strade. Regolamento cambiato in corsa, forse per evitare lo scontro aperto tra le diverse componenti del centrodestra. Fino alle elezioni scorse gli spazi per i manifesti elettorali dei "fiancheggiatori" erano divisi in modo paritario fra le diverse liste al di là del numero di richieste presentate. Un modo per salvaguardare l’uguaglianza degli spazi e arginare le eccessive richieste: “è invalso l’uso, nelle associazioni collegate ai partiti, di presentare numerose richieste” riconosceva il saggio regolamento in vigore. La frase è però scomparsa, col risultato che il PdL ha presentato oltre 40 richieste e la Lega più di 15, aggiudicandosi la stragrande maggioranza degli spazi comunali.
«Disciplina elettorale ad litigium», ironizza la consigliera della Sinistra Cinzia Colombo. Perchè dietro la tre pagine di associazioni fiancheggiatrici di Formigoni si agita la grande competizione interna al PdL e alle sue diverse anime: l’area di Alleanza Nazionale mette in campo una pattuglia di gruppi e sodalizi di sostegno, dal "Campo Hobbit" all’associazione "Area", la rivista di Gianni Alemanno, al club "Giovane Italia", fino all’associazione "Ricordare il futuro" che fa riferimento direttamente a Luca Daniel Ferrazzi, assessore all’agricoltura e uomo di punta della componente aennina. I sostenitori dell’area laica del PdL («il gruppo storico di Forza Italia», come l’ha definito Nino Caianiello) rispondono colpo su colpo con una pattuglia di Club Azzurri, uno per ogni rione cittadino, ma anche con il circolo di Malpensa e quello dell’Agusta. «Che non corra buon sangue in città fra le diverse correnti del PdL è cosa nota» rileva Cinzia Colombo: «il triste dibattito consiliare sulle origini cristiane, le mozioni sulla Camelot, le sedute di circoscrizioni saltate mostrano una vera lotta intestina che, con le elezioni alle porte, si intensifica. Così il Sindaco cambia la disciplina della campagna elettorale. Solo così i diversi candidati avrebbero avuto abbastanza spazi per affiggere la propria faccia senza rendere palese la guerra interna». La Lega Nord, compatta come sempre e come sempre in aperta competizione con il centrodestra, ha chiamato a raccolta tutto il vasto mondo dell’associazionismo padano, espressione nella società del partito.
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