Tutta la felicità della Vos: “Vincere oggi è davvero speciale”
L'olandese che si è aggiudicata il trofeo Alfredo Binda non nasconde la soddisfazione per poter vestire la maglia di leader di Coppa del Mondo
Dopo aver tagliato il traguardo di via Valcuvia a Cittiglio con le braccia al cielo, aggiudicandosi la prima tappa della Coppa del Mondo di ciclismo e il Trofeo Alfredo Binda, l’olandese Marianne Vos è l’immagine della felicità quando compare in sala stampa con un sorriso luminoso sul viso pallido. La campionessa orange spiega subito i suoi ultimi metri, con il sorpasso alla russa Zabelinskaya: «Non ho mai creduto che il distacco fosse incolmabile. Ho resistito senza perdere la speranza, poi grazie al grande lavoro della mia compagna Bosman sono riuscita a risalire fino a tagliare il traguardo per prima».
La vincitrice continua a raccontare la propria gara, evidenziando una partenza poco brillante. «Nei primi chilometri – prosegue la Vos – non stavo molto bene, poi mano a mano che pedalavo mi sono sentita sempre meglio, fino ad arrivare al traguardo nelle condizioni migliori. Durante la gara ho notato che sia la Cantele, sia la Joansson andavano molto bene e mi hanno fatto temere per lo sprint finale, fortunatamente è andato tutto a mio favore».
La Campionessa ha poi svelato le proprie emozioni e gli obiettivi stagionali, oltre che a lungo termine. «Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto, soprattutto perché posso vestire la maglia di leader di coppa e anche perché era la mia prima vera gara stagionale e dovevo testare il mio reale stato di forma. Nei prossimi mesi – continua la ventitrenne olandese – vorrei correre al mio meglio possibile, tenendo un occhio particolare di riguardo verso il giro delle Fiandre, senza focalizzare tutta la stagione solo sull’obiettivo della coppa del Mondo. Da qui a Londra 2012 vorrei vincere tutte le gare, ovvio, ma sarà impossibile, quindi voglio cercare di dare il massimo in tutte le corse, sia su strada, sia nel ciclocross. Nei prossimi anni vorrei migliorare il mio modo di correre, riuscendo a diventare davvero competitiva anche nelle corse a tappe, mi hanno sempre affascinato e un giorno vorrei arrivare a lottare per la vittoria, magari del giro d’Italia». E a chi le chiede se, raggiunti i vertici del ciclismo road, della pista e del cross, non voglia per caso provarci anche con la mountain bike, risponde serena: «Magari un giorno, quando non avrò più voglia di strada e di ciclocross». Per ora è giovane e pare abbia ancora qualche obbiettivo da raggiungere. Non deve essere una buona notizia per le sue avversarie.
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