Una 15enne violentata nel parco, arrestato un “Latin King”
La ragazzina aveva bevuto whisky e coca cola durante una festa e il suo aggressore ne aveva abusato mentre era sdraiata su una panchina
La violenza in un parco, durante una festa, in un pomeriggio d’estate. Lei, 15 anni, era sdraiata su una panchina, semistordita, dopo una cocktail di Coca Cola e Whisky. Fu così che un ragazzo di 17 anni la violentò, approfittando dei fumi dell’alcool. La polizia di Busto Arsizio ha arrestato oggi quel giovane, un ecuadoregno di 18 anni (minorenne all’epoca dei fatti) residente a Samarate. Fa parte di una banda giovanile, i “Latin King”, un gruppo che da tempo, nelle periferie milanesi, ha creato una vera subcultura del controllo del territorio, in qualche caso trasformatasi in violenza contro gli altri gruppi rivali o contro le donne che vengono iniziate, con una sorta di patto rituale a base di sesso.
Questo è quanto emerso dalle testimonianze raccolte dalla polizia – che hanno anche potuto accertare una lite quella sera per disputarsi una ragazzina – anche se gli aspetti rituali vanno maggiormente approfonditi. Gli inquirenti, per restare ai fatti penalmente rilevanti, hanno ottenuto la prova che quello stupro fu consumato dal 18enne di Samarate. La giovane, si era recata il 15 settembre con delle amiche, al Parco Bassetti a Gallarate, dove i ragazzi, quasi tutti minorenni, avevano organizzato una festicciola nel verde. Avevano portato musica, superalcolici, come sono oramai soliti fare alcuni gruppi di giovanissimi; li avevano mischiati alle bevande dolci, e si era storditi per bene. La ragazzina, era praticamente inerme sulla panchina e ha fatto appena in tempo a risvegliarsi per capire che era stata abusata, anche se inizialmente pensava che gli autori delle violenza fossero più di uno. E’ andata in ospedale, a Busto Arsizio, la sera, accompagnata dalla madre: i medici del reparto di pediatria, dopo una visita ginecologica, hanno accertato che vi era stata la violenza. Gli inquirenti hanno poi cercato di sentire le amiche che, dopo una iniziale reticenza, hanno parlato, indicando i soprannomi di alcuni ragazzi ecuadoregni, abituati a organizzare feste anche in casa, nella zona. Grazie alle dichiarazioni, sono risaliti alle utenze cellulari, constatando che i ragazzi indicati erano quel giorno nel parco. Uno degli intercettati, aveva addirittura il soprannome di «Violentatore» ed è proprio lui che è stato riconosciuto come autore della violenza.
La svolta alle indagini è arrivata durante una festa a Legnano, a ottobre, in quella occasione i ragazzi erano stati tutti identificati. La polizia ha poi mostrato le foto alla vittima e a vari testimoni, che hanno indicato il giovane di Samarate come l’autore della violenza carnale (le iniziali sono I.C.M.D.). Un altro giovane della stessa nazionalità aveva rubato il cellulare della 15enne e poi lo aveva rivenduto a un marocchino, il quale ha affermato di averlo spedito in Marocco. In due sono stati denunciati. Il ragazzo arrestato, invece, è ora detenuto al carcere minorile Beccaria di Milano.
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