La Yamamay saluta tutti, arrivederci a novembre
Dopo la delusione con Pavia le farfalle si preparano a un lunghissimo stop per i Mondiali. Grandi manovre in vista sul mercato, Fernandinha è in partenza
La domanda serpeggia maliziosa nel lungo dopopartita e dopostagione del PalaYamamay: «E adesso fino a novembre che facciamo?». Già, perché il 2010 è l’anno dei Mondiali in Giappone (al via il 29 ottobre) e la stagione della serie A femminile riprenderà soltanto il 28 novembre: oltre 7 mesi di stop, sportivamente parlando un’eternità. Non proprio uno scherzo tenere praticamente inattiva una struttura come il palazzetto di viale Gabardi per un periodo così lungo, e a posteriori viene da chiedersi ancora se sia stato proprio un grande affare chiudere le porte a Villa Cortese per un playoff scudetto che perlomeno avrebbe tenuta viva l’attenzione della città e del movimento locale.
Di certo alla società bustocca non mancherà il tempo per riflettere su una stagione salvata dal trionfo in Coppa CEV; una vittoria fondamentale e destinata a rimanere nella memoria ben più a lungo di un campionato scialbo, impreziosito soltanto da qualche "perla" come il successo nel derby d’andata sulla Mc-Carnaghi (foto in basso). La delusione però innegabilmente c’è, evidente non solo nelle lacrime delle giocatrici alla fine della gara con Pavia, ma anche nelle parole di Carlo Parisi (nella foto) che per difendere la sua squadra è passato anche all’attacco sul caso-Perugia (vedi sotto). Posizione dura e in gran parte condivisibile quella del tecnico, ma tutto ciò sembra incidere ben poco sulla valutazione del rendimento delle biancorosse, che nel corso dell’anno hanno fallito più di un’occasione per staccare Perugia sul campo, al netto dei libri contabili. D’altra parte va ricordato che, non più tardi di due settimane prima, lo stesso Parisi aveva dichiarato di preferire il settimo posto in classifica al sesto; così come è paradossale affermare che alla Yamamay «manca la vittoria di Novara», quando la squadra bustocca di punti preziosi ne ha lasciati in giro ben altri, basti pensare alla trasferta di Piacenza, alle due gare contro Urbino o agli innumerevoli tie break della stagione.
Insomma, smaltiti i festeggiamenti per il primo trofeo internazionale nella storia della società, è molto il lavoro da fare in vista della prossima stagione. In conferenza stampa il coach ha comprensibilmente rimandato ogni discorso in merito: «Ci prendiamo il tempo per riflettere e ripartire con idee più chiare, come abbiamo sempre fatto in questi anni. Con calma, insieme alla società, valuteremo il da farsi». La sensazione è però che la squadra sia ancora una volta da ricostruire sul mercato, partendo da alcuni punti fermi: Helena Havelkova (che il contratto, ancora in corso, dovrebbe proteggere dalle sirene di Novara), Lucia Crisanti e Maurizia Borri. Ormai inevitabile appare l’addio a Fernandinha, che al di là dei problemi tecnici e fisici ha evidenziato, soprattutto nelle ultime partite, una certa "scollatura" dal resto del gruppo, e anche l’avventura di Barbara De Luca, malgrado un finale in crescendo, sembra vicina al capolinea. Da valutare la posizione di Turlea e Campanari, e pure sulla panchina (a parte la scontata conferma di Valeriano) sarà necessario intervenire, anche per colmare finalmente il buco lasciato dalla "sparizione" di Okaka. Ma per queste e altre valutazioni la Futura ha davanti parecchi mesi.
LA POLEMICA – Le dichiarazioni di Parisi in conferenza stampa hanno riacceso la polemica tra la Futura e la Lega Pallavolo, il cui vicepresidente è Gianluigi Poma (che è anche gm di Pavia). «La situazione regolamentare dei nostri campionati – aveva detto il coach biancorosso – getta discredito sull’intera categoria, quello che è accaduto è vergognoso. Abbiamo perso un’occasione per dimostrare la solidità della Lega e dunque il rammarico è doppio». La risposta di Poma non si è fatta attendere: «La Lega Pallavolo Serie A Femminile – si legge in un comunicato – non ha mai perso l’occasione per dimostrare la propria solidità. Soprattutto vogliamo ricordare a Parisi come tutte le decisioni riguardanti l’operato della Lega (…) abbiano ricevuto sempre il pieno sostegno anche da parte della società Futura Volley Busto Arsizio». Immediata anche la controrisposta del presidente Michele Forte: «Probabilmente nello svolgimento del Suo incarico in Lega la lettura della corrispondenza non rappresenta una priorità. Diversamente avrebbe letto il comunicato (…) con il quale la nostra Società ha rappresentato con chiarezza la propria posizione in favore dell’adozione di una linea di serietà e rigore nella gestione del "caso Perugia". (…) Sorge quindi un certo stupore nel leggere della Sua censura verso il nostro responsabile tecnico, Sig. Carlo Parisi, il quale ha invero espresso le preoccupazioni che, in questi giorni, sono proprie di tutti coloro che amano il volley femminile e che certamente condividiamo».
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