Beatrice Buscaroli presenta Modigliani
Penultimo appuntamento al MAGA con le conferenze dedicate al grande artista livornese: la curatrice della mostra "Il mistico profano" ripercorre la straordinaria e drammatica vicenda artistica di Modì
«La sua originalità era in questo equilibrio tra l’ossessione e la calma, tra la forza e la debolezza, tra la decomposizione e l’entusiasmo»: così Giuseppe Ungaretti scriveva di Modigliani. Tra il giovane pittore, attento studioso dell’arte italiana, e l’insoddisfatto vizioso che cerca consolazione nell’alcol e nella droga è racchiusa la mirabile parentesi della ricerca solitaria, unica e rigorosissima di Amedeo Modigliani. Una vicenda umana e artistica intensa e drammatica ricostruita da Beatrice Buscaroli in “Ricordi via Roma”: la curatrice della mostra “Il mistico profano”, docente di storia dell’arte all’Università di Bologna, presenterà il libro al MAGA domenica 16 maggio, alle 17, nel penultimo degli incontri dedicati al grande pittore e scultore livornese. Alla conferenza interverranno anche la direttrice del MAGA Emma Zanella e il presidente della "Fondazione Zanella" Angelo Crespi.
Oggi Modigliani è uno degli artisti più amati dal pubblico, dai giovani, da tutti coloro che si mettono in coda per vedere le mostre. Il suo catalogo raccoglie l’opera di uno dei maggiori artisti che l’Italia abbia avuto. I nudi sono forme severe su cui il colore accende la vita di un nuovo sistema pittorico che ha scosso la raffigurazione nel Novecento. Ha inventato il ritratto moderno, inquieto e interrogativo, ha rappresentato poeti e cameriere, bambini e mercanti, mendicanti e donne. Lo ha fatto in una maniera unica, con una visione indipendente che Beatrice Buscaroli ricostruisce con uno sguardo critico innovativo, che scrosta dalla vita e dal lavoro di Amedeo Modigliani le leggende e i cliché nati il giorno stesso della sua morte. Rigorosa nel ricreare l’ambiente italiano e parigino a cavallo tra Ottocento e Novecento, aperta e acuta nella lettura dei gesti della tecnica artistica, la voce dell’autrice diventa trascinante nel racconto biografico, nel restituire l’intensità con cui Amedeo Modigliani visse, dipinse, scolpì.
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