Bossi Jr: “La politica è la mia passione e continuerò il lavoro di papà”

Il ventunenne Renzo eletto nelle liste del Carroccio a Brescia al battesimo del consiglio Regionale. “Conosco i miei elettori persona per persona”

renzo bossi nicole minettiDice di fare quattromila chilometri la settimana, tra Milano, Brescia e Gemonio. In tutti e tre i posti Renzo Bossi, figlio del ministro Umberto, fondatore della Lega Nord, farà politica. Il suo, dice, è l’inizio di un’avventura. Stamane è arrivato in completo e cravatta regimental verde al foyer della Regione per la prima seduta; obiettivo: l’elezione del presidente dell’assemblea, che è andata ad un leghista, Davide Boni. E alla chiama dei consiglieri c’era proprio lui Renzo, scelto come segretario tra i più giovani, assieme a Nicole Minetti, l’altra giovanissima su cui si sono posati gli occhi di tutti. Se la sono cavata, anche in un momento di interruzione dell’assemblea quando Marco Cappato, della Lista Bonino ha inscenato in aula nello spazio dedicato alla stampa una protesta per l’estromissione della lista dalla corsa alle regionali.
Anzi, a guardar bene il giovane Bossi ha fatto segni espliciti e inequivocabili per far allontanare Cappato, come dire: lasciateci lavorare.
Bossi è arrivato in Regione con un anticipo di qualche minuto sulla tabella di marcia: tante strette di mano e le prime domande. «Sarò attento ai giovani, vedo che ce ne sono tanti anche in consiglio».
Emozionato? «Eh beh, sì, un po’».
Ma papà che suggerimento le ha dato? «Mi ha detto di correre, correre e studiare».
Poi alla domanda di una cronista circa la sua posizione sulla proposta del Pd di aprire la seduta con l’inno di Mameli, Bossi, preso in contropiede, glissa: «No, non so nulla di questa proposta».
Poi dentro, al tavolo dei segretari, di fianco all’altra baby collega per oltre un’ora di lavoro: i consiglieri hanno votato uno ad uno per circa un paio d’ore. Al rompete le righe, verso le 13, una selva di microfoni solo per lui.
A Varesenews parla non appena si alza dalla poltrona dice che «c’è tanto da lavorare in Regione, ma la priorità resta il federalismo»
Ma che approccio ha con la politica?
«Provo una grande passione, mi piace, e svolgerò i miei compiti con impegno».
E gli elettori? Che rapporto ha con loro?
«Ottimo direi, li conosco personalmente uno ad uno».
Quindi una politica di sacrifici ma non solo: la sua ragazza, Eliana Cartella l’ha conosciuta in campagna elettorale, ad una cena….
«Si ma quello non vuol dire…. io parlo di impegno vero, ripeto: continuerò il lavoro incominciato da mio padre trent’anni fa».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Maggio 2010
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