Intercettazioni, sì a condanne per editori e giornalisti
Via libera in commissione al Senato alle norme che inaspriiscono le pene per la pubblicazione di atti coperti da segreto
Via libera dalla commissione Giustizia del Senato alle norme del ddl intercettazioni che inaspriscono le condanne per i giornalisti. Per gli editori previste ammende fino a 464.000 euro. L’emendamento del governo prevede, in caso di pubblicazione degli atti (vietata per legge) arresto fino a 2 mesi per il giornalista e ammenda fino a 10.000 euro. Se vengono pubblicate le intercettazioni, oltre all’arresto ammenda dai 4.000 ai 20.000 euro e giornalista temporaneamente sospeso dalla professione.
La notte scorsa la Commissione diede disco verde ad alcuni punti salienti del disegno di legge. Tra questi, la cosidetta norma "D’Addario" tesa ad impedire la possibilità di registrare conversazioni senza il consenso. Stop anche alle riprese visive: chiunque verrà condannato per riprese e registrazioni fraudolente, rischia fino a quattro anni di reclusione.
Non si potranno inoltre fare riprese tv di processi se non ci sarà il consenso di tutti. Passa anche la misura che colpisce chiunque riveli notizie che riguardarano atti o documenti processuali coperti da segreto: il rischio è il carcere da 1 a sei anni. Sempre in nottata è è passata anche la norma che rafforza l’obbligo già esistente per il pm di informare le gerarchie ecclesiastiche qualora ad essere indagato e intercettato sia un sacerdote.
L’esame del ddl intercettazioni continuerà dunque in seduta notturna.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su "Caro generale Vannacci le tue tesi sono strampalate e la Storia è una cosa seria"
Viacolvento su Scontro tra due auto sulla strada di Pianbosco
Bustocco-71 su Scontro tra due auto sulla strada di Pianbosco
Felice su Scontro tra due auto sulla strada di Pianbosco
axelzzz85 su Regione Lombardia: la mozione di sfiducia contro Picchi passa grazie ai franchi tiratori nel centrodestra
Fabio Castiglioni su La plastica non è più un rifiuto: all’Università dell’Insubria un processo la trasforma in amminoacidi






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.