La giornata degli infermieri si festeggia lavorando
Indaffarate, impegnate ad ascoltare un paziente o a portare una pratica: nella giornata dedicata alla professione ci siamo fatti raccontare esperienze e aneddoti
Indaffarate, impegnate ad ascoltare un paziente o a portare una pratica. Girano per le corsie dell’ospedale in camice bianco o verde, sorridono, si scambiano parole o una battuta. Affrontano la giornata di lavoro come chi, quel lavoro, lo fa da tanti anni e ne conosce aspetti positivi e negativi. Sono infermieri e infermiere, una figura professionale che è cambiata molto nel tempo e che oggi, mercoledì 12 maggio, festeggia il suo primo secolo di vita. «Certo, me lo ricordavo. Sono contenta che esista perchè in molti sottovalutano il nostro lavoro che invece è indispensabile per i reparti», racconta Rossella mentre accompagna un paziente a fare la Tac.
«Non lo sapevo», dice invece Maria, con stupore e con un sorriso. Girando per i reparti dell’Ospedale il lavoro degli infermieri si vede nella pratica: impegnativo dal punto di vista fisico e mentale, richiede pazienza, gentilezza e tanta forza. «Siamo a contatto con persone che stanno male e non è facile. – spiega Rosy – La cosa più bella di questo lavoro però è proprio il loro riconoscimento, quanto ringraziano». Non tutti lo fanno. Molti danno per scontato la figura professionale dell’infermiere che nelle realtà rappresenta il "collante", il punto di riferimento tra medico e paziente e che «ha stipendi bassi rispetto alla media europea». Alla base è richiesta una grande preparazione, oltre che un "bel pelo" sullo stomaco. «Ho lavorato tanti anni in pronto soccorso. É un lavoro duro, richiede una reazione immediata al lavoro sia fisica che mentale», racconta una bella infermiera, capelli raccolti e occhi azzurri. Le storie si accavallano, raccontando giornate di lavoro che portano con sè la normale routine, in reparto o in sala operatoria, ma che ricordano la professionalità e la preparazione che si deve avere per fare questa professione. «É una professione vera – mi spiega Aurelio Filippini, presidente del Collegio Ipavsi di Varese dal banchetto informativo in Piazza Carducci-. Questo lavoro può fare la differenza perchè è indirizzata all’aiuto delle persone. Richiede molti sacrifici e una grande preparazione, è quello che spieghiamo anche ai ragazzi che vogliono fare questo lavoro». A Varese infatti, all’Università Insubria esiste il corso di Scienze Infermiristiche, un corso obbligatorio per vestire la divisa di infermiere che dura tre anni e che prevede sia teoria che pratica. Ogni anno ci sono centocinquanta posti disponibili, ottanta nella sede di Varese e settanta a quella di Como.
Oggi gli infermieri in tutta la provincia sono 4.627, di cui 4281 di nazionalità italiana, 346 stranieri (di cui 237 comunitari e 109 extracomunitari). Il Collegio Ipavsi di Varese inoltre, tutela la figura professionale dell’infermire, ha stilato un elenco aggiornato dei libero professionisti che lavorano sul territorio che permetta anche al cittadino di riconoscere figure qualificate, oltre a promuovere corsi di formazione per l’assistenza del malato a casa. Questa sera alle 20.30 a Villa Recalcati, invece, saranno premiati gli infermieri migliori dell’anno, tra quelli iscritti al Collegio Ipasvi.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.