“Non abbiamo vinto, ma abbiamo stretto la mano a Bud Spencer”
I saronnesi finalisti al David di Donatello tornano a casa senza la statuetta più ambita del cinema italiano: “Fantastico soprattutto l’incontro con Napolitano”
«Non abbiamo vinto, ma abbiamo stretto la mano a Napolitano e Bud Spencer». La comitiva saronnese è tornata a casa dopo l’avventura ai David di Donatello. Gli autori del cortometraggio “Buonanotte”, finalista al più prestigioso premio italiano di cinema, hanno partecipato alla premiazione con tanto di accoglienza in auto blu. «Eravamo con il top del cinema, coccolati e riveriti per essere tra i protagonisti» racconta il regista, Riccardo Banfi. Con lui anche Marco Castelli che ha curato le musiche del piccolo film e Andrea Tarabbia, lo sceneggiatore che ha recentemente pubblicato anche un libro.I tre sono andati a Roma per la serata della premiazione dei David di Donatello: nei lungometraggio hanno vinto film come “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti e “Vincere” di Marco Bellocchio. Nella loro categoria, i cortometraggi, ha vinto Passing Time di Laura Bispuri e un po’ di delusione c’è stata per gli autori di “Buonanotte”: «Ma alla fine non tanta, poche ore prima avevamo stretto la mano a Napolitano e quello è stato ancora più emozionante della serata stessa» racconta Banfi.
Anche Marco Castelli è ancora emozionato: «Ai nostri posti avevamo dietro Pierfrancesco Favino, davanti Margherita Buy, era incredibile. Non abbiamo vinto, ma la nostra non è certo una carriera stroncata sul nascere, è solo l’inizio di una grande ascesa. Ci riproveremo l’anno prossimo».
E su Bud Spencer? «È incredibile, abbiamo persino fatto una foto con lui, dopo che ha ricevuto il premio alla carriera – prosegue Banfi -. Ha delle mani enormi, abbiamo avuto paura di essere i cattivi di “Altrimenti ci arrabbiamo”».
Dopo l’avventura dei David i tre autori hanno fatto ritorno a Saronno, a mani vuote certo, ma come dicono loro stessi, con una gran voglia di proseguire sulla lunga strada del cinema.
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