Taglieggiano un operaio, arrestati due usurai

L'uomo si era rivolto, separatamente, ai due per procurarsi del denaro, ma ben presto i tassi praticati dagli strozzini lo avevano messo nell'impossibilità di pagare. Dopo le minacce, la denuncia ai carabinieri

Un caso di usura ed estorsione cui i carabinieri hanno dato un taglio quello emerso a Busto Arsizio e che ha portato all’arresto di due persone. L’epilogo martedì sera quando i militari della stazione cittadina dell’Arma hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare a carico di due pregiudicati, un italiano di 48 anni residente in città e un albanese di 43, risultato irregolare per quanto attiene al permesso di soggiorno. I due, indipendentemente l’uno dall’altro, tormentavano e taglieggiavano un operaio quarantenne, bustocco, incensurato, che si era rivolto prima all’uno, poi all’altro per far fronte alle sue esigenze di denaro – esigenze che non erano di immediata sopravvivenza. I guai per l’uomo sono cominciati nel settembre 2009 quando ha chiesto dei soldi all’albanese (circa 2000 euro). In seguito, a gennaio, è entrato in contatto anche con l’italiano, chiedendogli circa 6000 euro che pensava di usare a copertura dei debiti frattanto contratti con il primo "cravattaro". In realtà, come sovente accade in questi casi, gli interessi usurari pretesi dagli strozzini erano tali da rendergli impossibile "rientrare": gli veniva richiesto fino al 100% al mese. Quando si è trovato non più in condizioni di pagare (i debiti erano diventati di circa 6000 euro verso l’albanese, e di 16-17000 verso l’italiano) sono cominciate le minacce all’incolumità sua e dei familiari. L’operaio veniva convocato in qualche bar cittadino e qui minacciato pesantemente per estorcergli denaro che ormai non era più in grado di rendere: uno degli strozzini arrivava persino a perquisirlo, e ad avvertire che avrebbe fatto intervenire, naturalmente a danno della vittima, altri soggetti di maggior spessore criminale.
Con le spalle al muro e le tasche vuote, al bustocco non è restato che rivolgersi ai carabinieri: questi, d’intesa con il sostituto procuratore Luca Gaglio della Procura bustese, hanno avviato accurate indagini accertando quanto riferito dalla vittima. Ieri sera sono scattate le manette per i due, fermati durante un appuntamento concordato in un locale a Sacconago. Sono state poi perquisite le abitazioni dei due, che risultano pregiudicati ma non per reato specifico legato all’usura.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Maggio 2010
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