Ex Libris: un timbro che è un’opera d’arte
S'inaugura domenica 6 giugno a Villa Mirabello una mostra che è un omaggio alla lettura
Pare che il primo sia stato quello inventato da Hans Jgler, cappellano della famiglia bavarese Von Shoenstett, che incise il suo nome a caratteri gotici su di un cartiglio insieme ad un ramoscello e ad un porcospino. Siamo alla fine del ‘400. Potrebbe essere questo il primo “ex Libris”, nato casualmente dalla fantasia di un appassionato lettore, tanto appassionato da voler apporre il proprio sigillo sul libro che gli apparteneva. A queste incisioni è dedicata una mostra che si inaugura domenica 6 a Varese (ore 10,30, Museo Civico di Villa Mirabello), un omaggio ai libri ed alla lettura e che rappresenta il “seguito”, una sorta di evoluzione naturale, del “5° Concorso Internazionale di Ex Libris Biblioteca di Bodio Lomnago”. Bandito dal Comune di Bodio Lomnago, in collaborazione con l’Associazione Italiana Ex Libris (Aie), il tema di questa edizione si è sviluppato su “La Sfera Celeste” in omaggio alle celebrazioni galileiane ed al 40° anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna.
Gli “ex Libris” nacquero e si diffusero in Germania, laddove ebbe origine la stampa. Impreziosivano il libro e ne distinguevano l’appartenenza. Grazie agli “ex Libris” è possibile ricostruire intere librerie risalendo al proprietario.
Se all’origine presero le mosse dai cosiddetti “segni di bottega”, nel tempo subirono l’influenza delle scuole, delle mode, dei mutamenti sociali e degli orientamenti politici, mutando il proprio aspetto e divenendo testimoni di tendenze, gusti letterari ed artistici di più generazioni.
È però alla fine del XIX secolo, con l’affermarsi dell’Art Nouveau, che gli “ex Libris” prendono vita propria, diventano oggetto da collezione, spesso richiesti come opera d’arte a sé. Non più legati ad un libro e ad un proprietario.
La rassegna varesina è organizzata da Varese Europea; l’allestimento è curato dagli architetti Simona Motta e Matteo Sacchetti, segretario generale dell’Ordine Architetti di Varese.
Parte delle opere sono esposte in una vetrina dedicata, una sorta di “anteprima”, alla Libreria del Corso, corso Matteotti, Varese.
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