Francesca Floriani: “Questo hospice fa onore alla città”

«Un hospice innovativo, tra i pochi ad aver curato ogni dettaglio, persino il giardino, proprio come il primo hospice che venne aperto in Gran Bretagna» È stata una promozione a pieni voti quella che la dott.ssa Francesca Floriani, Presidente della Fondazione Floriani, ha tributato al reparto per malati terminali dell’ospedale di Circolo di Varese. Venuta in visita questo pomeriggio, lunedì 21 giugno, la presidentessa, nota per il suo impegno nel settore delle Cure Palliative e accompagnata dal dr. Giovanni Zaninetta, Presidente della Società Italiana di Cure Palliative, è stata accompagnata nel reparto dai medici, dal personale infermieristico del reparto oltre che dai primari dei reparti oncologici del Circolo.

«Si tratta di una bellissima riqualificazione che fa onore alla città di Varese – ha commentato la dottoressa Floriani – dopo aver realizzato l’università e, quindi, curato l’aspetto scientifico, si è investito sull’aspetto culturale. Oltre alla cura è infatti fondamentale l’umanizzazione delle cure. Dopo oltre 30’anni di attesa, le cure palliative sono state promosse da una legge che le rende un diritto per ogni cittadino. Varese è arrivata prima della legge e ci auguriamo che prosegua con questa attenzione».

Soddisfatto il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Walter Bergamaschi: « La presidente si è congratulata con noi per il livello di organizzazione raggiunto. Pur giovane quanto ad attività, il nostro hospice ha già conquistato la fiducia di chi si occupa da anni di cure palliative e di assistenza ai malati terminali»

 

La Fondazione Floriani è nata il 12 maggio 1977 per volontà  di Virgilio e Loredana Floriani distrutti dalla morte dell’amato fratello Bruno, a causa di una malattia improvvisa e devastante. Furono proprio le sue sofferenze e l’impotenza di tutti a indurre i Floriani a sollevare per primi il problema dei malati terminali.

Cominciò  così l’avventura scientifica ed umanitaria della Fondazione Floriani: la donazione iniziale permise la formazione delle prime strutture assistenziali con l’aiuto organizzativo dell’Istituto dei Tumori e l’apporto tecnico-scientifico del Prof. Umberto Veronesi e del Prof. Vittorio Ventafridda. 

La visita odierna è stata organizzata grazie alla collaborazione di Adele Patrini, dell’Associazione CAOS, e di Italo Belli, dell’Associazione Varese con te.