Il colore per me è come un delirio
Presentato il volume di Serena Contini che ricostruisce il carteggio di Innocente Salvini con Siro Penagini e Emilio Zanzi. Che svela un Salvini inedito, pienamente inserito nel contesto artistico culturale italiano
Un piccolo capolavoro di cura filologica: è così che Enrico Crispolti, docente emerito di Storia Contemporanea all’Università di Siena, descrive il volume “Il colore per me è come un delirio – Carteggi di Innocente Salvini con Siro Penagini e con Emilio Zanzi” a cura di Serena Contini presentato venerdì sera nella Sala convegni di Villa Recalcati.
Il volume è uno studio approfondito che offre l’opportunità di accostarsi direttamente alla corrispondenza di Innocente Salvini con il suo maestro il pittore Siro Penagini e con il critico d’arte varesino Emilio Zanzi in un arco temporale tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Dai carteggi emerge un Salvin inedito: non solo il solitario pittore del mugnaio, ma un artista che intrattenne solidi contatti con l’arte e la cultura italiana pur sapendo mantenere profonde radici nella realtà del proprio territorio, quelle radici di istintività popolare fonte inesauribile di ispirazione per la sia arte.
La pubblicazione è inserita nel progetto per la valorizzazione del borgo dipinto di Arcumeggia che ospita un affresco di Innocente Salvini. La convenzione, stipulata tra Provincia di Varese, Comunità Montana Valli del Verbano e Comune di Casalzuigno, impegna gli enti locali nella tutela del patrimonio artistico con iniziative concrete di promozione tra cui figura anche il finanziamento di questo volume, strumento di studio per esperti, ma anche di arricchimento per appassionati cultori.
Oltre all’autrice Serena Contini erano presenti Francesca Brianza, assessore al marketing territoriale della Provincia di Varese; Marco Magrini, presidente Comunità Montane Valli del Verbano; Augusto Caverzasio, sindaco di Casalzuigno; Enrico Crispolti, docente emerito di Storia Contemporanea Università di Siena. La serata è stata moderata dal giornalista Gianni Spartà. A conclusione dell’evento il reading di alcune lettere dei carteggi a cura di Angelo Zilio e la proiezione di “Innocente Salvini: biografia per immagini” a cura di Stefania Pereggali e Gianni Pozzi (Archivio Storico della Valcuvia).
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