Le donne in Europa, le quote rosa tra impresa e politica
Lunedì 28 giugno al Pirola Confartigianato organizza un incontro sul mondo femminile e l'impresa. Interverranno il consigliere regionale Ruffinelli e Maria Cristina Bombelli, docente alla Bicocca di Milano
Scrive Lella Golfo nell’editoriale dedicato alle “Donne motore per lo sviluppo” (Premio Marisa Bellisario – XXII Edizione): «Di fronte alla crisi le donne sono state un vero e proprio “salvagente” per il Paese. Basti pensare che su quattro persone che hanno perso il lavoro, tre sono uomini e gli esperti concordano: non si tratta di un semplice riflesso del modesto tasso di occupazione femminile. Piuttosto, l’inclinazione alla flessibilità e le straordinarie capacità di gestione, peculiari delle donne, rappresentano oggi le caratteristiche più apprezzate dai mercati finanziari e dal mondo delle imprese».
Ecco perché Confartigianato Imprese Varese ha deciso di organizzare “Le donne in Europa, tra impresa e politica”. Un aperitivo-incontro fissato per lunedì 28 alle ore 17 al Pirola (Primo Piano) di Corso Matteotti con la partecipazione del consigliere regionale Luciana Ruffinelli (foto) e di Maria Cristina Bombelli, docente di Organizzazione del Lavoro all’Università Bicocca di Milano. Un approfondimento nel mondo delle “quote rosa” con un saluto del Presidente di Confartigianato Imprese Varese e Confartigianato Lombardia Giorgio Merletti e gli interventi di Irene Cotis e Valeria Nebuloni (rispettivamente Presidente Gruppo Donne e Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Varese).
Sul tappeto il ruolo della donna nel mondo del lavoro perché, come sottolinea Cristina Bombelli, “in azienda è arrivata una nuova generazione di donne, chiamiamole pure all’americana alpha-girls: lavorano tanto ma non vogliono rinunciare alla famiglia”. Come conciliare l’uno e l’altra? Il Consigliere della Regione Lombardia Luciana Ruffinelli è una donna-imprenditrice: il suo lavoro quotidiano lo svolge nelle istituzioni nel nome del territorio, delle donne, dell’impresa. Di come poter premiare le prime e di come poter facilitare il percorso delle seconde. Infine l’Europa, che è più vicina – anche se a volte solo geograficamente – di quanto si possa pensare.
«I dati elaborati per la Fondazione Bellisario – dichiara Giorgio Merletti – dicono che sempre più aziende, soprattutto al di fuori dell’Italia, stanno scoprendo la propensione al femminile a essere agente di quella evoluzione positiva e dinamica richiesta da contesti maturi e altamente competitivi. Insomma, Bankitalia stima che una crescita sino al 60% di presenza delle donne in ambito lavorativo rappresenterebbe un aumento del Pil del 7%. Quindi saranno numerosi i quesiti che si porranno alla professoressa della Bicocca e al consigliere Ruffinelli: quali le caratteristiche e le qualità per potersi riconoscere, prima ancora di essere riconosciute, donne-imprenditrici? E poi i progetti della politica per il sostegno delle donne e dei giovani nel mondo del lavoro, i bandi ad hoc per le MPI, il rifinanziamento e la semplificazione della legge 215/92 (imprenditoria femminile), il microcredito, il recupero e il reimpiego dei finanziamenti regionali. Ovviamente, il federalismo».
Nel marzo 2010, Luciana Ruffinelli dichiarò: «Mi metto a disposizione del mondo produttivo per ascoltarne le esigenze». Le imprese sono pronte.
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