Banca e imprese insieme per far ripartire il commercio

Popolare di Bergamo e Uniascom hanno siglato un protocollo di collaborazione per offrire alle aziende degli strumenti innovativi di finanziamento e sviluppo

accordo uniascom ubi bancaLinee di credito ad hoc, finanziamenti allo sviluppo, consulenza e assistenza assicurativa. Sono solo alcuni dei servizi che la Banca popolare di Bergamo metterà a disposizione delle imprese del commercio associate a Uniascom nel Varesotto. È quanto stabilito nel protocollo di collaborazione stipulato questa mattina nella sede dell’associazione, in via Valle Venosta.
«Le nostre imprese avranno così come alleato il gruppo territorialmente più diffuso in provincia – ha spiegato il presidente di Uniascom, Giorgio Angelucci -. Questo protocollo si inserisce tra le azioni che abbiamo messo in campo per il rilancio del terziario e del turismo in provincia di Varese».

Da un lato dunque ci sono le aziende dei "cinque territori" di Uniascom, dall’altro un istituto di credito competente e capillare. Quest’ultimo offrirà servizi finanziari tra cui, oltre ai classici finanziamenti, anche apposite linee di credito per iniziative di progetti particolari: quelli dei distretti urbani del commercio ad esempio ma anche rivolti all’expo 2015 e a Malpensa, il tutto a condizioni vantaggiose. «Oltre all’area finanziaria garantiamo anche un supporto per quanto riguarda la protezione e le assicurazioni e i servizi gestionali – ha precisato Flavio Debellini, general manager area retail di Varese Nord -. Il rapporto con la propria banca ha un peso fondamentale nella vita di un’impresa. Relazionarsi in maniera costante e trasparente può portare dei vantaggi per le piccole aziende, anche dal punto di vista dei servizi e della consulenza».

«Con questo accordo mettiamo a vostra disposizione la competenza dei circa 1.100 professionisti del nostro gruppo – ha aggiunto Giuseppe Masnaga, direttore generale di Banca popolare di Bergamo -. Rappresenta la conferma dell’impegno sul territorio varesino che ci ha visto subentrare a istituti già molto conosciuti come la Banca Commercio e Industria o la Banca regionale europea. Ci siamo così impegnati a crescere con il territorio e stiamo finalmente vedendo allontanarsi la crisi da alcuni comparti produttivi, speriamo che questo cambiamento positivo possa riguardare presto anche il commercio».

La ripresa però, come ha confermato il presidente Angelucci, per il momento si fa solo intravedere: «Stiamo ancora sperando in uno sviluppo, ci credevamo la scorsa primavera. Abbiamo dovuto però ridimensionare le aspettative di fronte a quanto sta accadendo nel nostro paese e a livello europeo: riteniamo infatti che la finanziaria in discussione sia troppo orientata al contenimento del debito pubblico e troppo poco allo sviluppo e alla crescita dei consumi. Secondo alcune stime la manovra porterà a una diminuzione del Pil compresa tra lo 0,5 e lo 0,70 per cento. In contrasto con le ipotesi di sviluppo del nostro sistema economico».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Luglio 2010
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