Alfieri dice addio al consiglio comunale. “Difendiamo gli enti locali”
Dopo otto anni nell'Assemblea cittadina varesina, il consigliere del Pd lascia. In marzo è stato eletto consigliere regionale
Dopo otto anni nei banchi dell’opposizione, Alessandro Alfieri ha detto addio al Consiglio comunale di Varese. Alfieri, vicesegretario del Partito democratico lombardo e consigliere regionale da marzo, ha dato le dimissioni nella serata di giovedì 30 settembre. Una scelta dovuta, date le assenze negli ultimi tempi sia in Aula che in Consiglio. Nella serata dell’addio, Alfieri ha voluto ringraziare prima di tutto i dipendenti e i dirigenti del Comune «da cui ho avuto la piena collaborazione in questo lungo periodo». Un saluto speciale è andato poi al suo gruppo consiliare e in particolare a Roberto Molinari, oggi sgeretario cittadino del Pd, che «ha creduto in me e nel 2001 mi ha voluto come consigliere, ma anche come candidato sindaco di Varese. Spero che non se ne sia pentito».
Ma il grazie di Alfieri va anche all’amministrazione comunale e in particolare al sindaco Attilio Fontana «con cui, nonostante le idee diverse, abbiamo fatto battaglie comuni. Penso soprattatto a quella per ridare dignità al capoluogo, ma anche per gli enti locali. Le autonomie locali sono sempre più in difficoltà, la manovra le affossa e la battaglia, giusta, per il federalismo viene messa oggi in discussione. Al di là dei colori politici, lavoriamo insieme per lanciare un messaggio chiaro in Lombardia: solo con la riforma della pubblica amministrazione e degli assetti dello Stato potremo interpretare una nuova fase dell’unità nazionale».
Un saluto infine ai consiglieri comunale. «C’è un attacco alle autonomie locali, che invece sono la palestra della democrazia, i luoghi più vicini ai cittadini. Spesso si confondono i costi della politica con i costi della democrazia: da qui si seleziona la classe dirigente del domani». Il consigliere chiude infine con una riflesisone, amara, sulla politica nazionale. «Qui, o in Regione, trascorramo l’80 per cento del nostro tempo a discutere di leggi, mozioni o proposte, giuste o sbagliate, per il bene della città Ma l’immagine della politica che hanno i cittadini è quella nazionale. Si discute dei problemi di Berlusconi o della casa di Montecarlo: rivendiachiamo il nostro ruolo, difendiamo le assemblee elettive».
Al suo posto arriverà in Consiglio comunale Stefano Volpi.
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