L’Unione dei comuni al contrattacco sulla Polizia Locale
"Il sindaco di Gemonio? Non si è mai presentato quando abbiamo discusso delle sue richieste". Ma intanto anche Cocquio va verso l'addio al consorzio
Dopo la botta, la risposta: se il sindaco di Gemonio Fabio Felli ha dato la prima stoccata, annunciando l’uscita del proprio comune dall’Unione che "governa" il servizio di Polizia Locale del Medio Verbano (stasera – lunedì – la votazione in consiglio), il primo cittadino di Caravate, Daniela Mendozza, risponde a tono in qualità di presidente del consorzio stesso.
«Gli argomenti di cui parla Felli – spiega la signora Mendozza (nella foto) in una nota diffusa dall’Unione dei Comuni – sono stati più volte trattati in occasione di riunioni tenutesi al comando di Polizia Locale di Cittiglio, alle quali, nonostante le regolari convocazioni, il sindaco di Gemonio non ha mai partecipato né di persona né tramite delega. Riteniamo che nell’ambito della gestione associata dei servizi (una delle questioni sollevate da Gemonio in un documento votato nel novembre 2009 ndr) sarebbe stato doveroso aprire un confronto all’interno dell’organo di Giunta dell’Unione prima di procedere a una decisione definitiva. Confronto – reso impossibile dalla totale assenza dei suoi rappresentanti presso la sede istituzionale dell’Unione stessa».
Le lettera di Mendozza, controfirmata da altri sei sindaci che aderiscono al consorzio, prosegue esprimendo «rammarico per le modalità con le quali il Comune di Gemonio ha provveduto e sta provvedendo alla trattazione della questione, pur rispettando la decisione unilaterale di ciascun ente. Però la mancata partecipazione ai diversi incontri istituzionali e non nel corso del 2010, ci induce a pensare che tale decisione fosse da tempo stata presa e che gli argomenti espressi costituiscano unicamente un pretesto a sostegno di diversa volontà maturata nel frattempo».
Il documento, in cui si ribadisce la fiducia al corpo di polizia e al suo comandante, è come dicevamo firmato da altri primi cittadini: si tratta di Augusto Caverzasio (Casalzuigno), Giuseppe Galliani (Cittiglio), Luciano Maggi (Cuvio), Adriano Costantini (Leggiuno), Franco Oregioni (Monvalle) e Daniele Fantoni (Sangiano). Manca invece quello di Cocquio Trevisago, Mario Ballarin, e non è un caso: anche questo comune infatti ha messo all’ordine del giorno del proprio consiglio l’uscita dall’Unione del Medio Verbano. Il "verdetto" arriverà giovedì prossimo, 30 settembre, l’ultimo utile per comunicare un’eventuale addio a partire dal 2011.
A questo punto dunque diventa probabile che Gemonio e Cocquio possano formare un consorzio autonomo che comprenda anche altre aree, visto che già c’è un accordo sui servizi sociali. Da soli o con qualcun’altro, questo è tutto da vedere: forse già dal consiglio comunale gemoniese se ne saprà qualcosa di più.
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