Case popolari, è boom di affitti arretrati

Sarebbe cresciuto a 800 mila euro l'ammontare degli arretrati non versati all'amministrazione che ora stanzia altri 72 mila euro per il recupero crediti. L'assessore al bilancio Galli: «Troppi furbi»

Gli inquilini delle case popolari devono 800 mila euro di affitto al Comune. E’ questa la cifra spaventosa, soprattutto se si pensa che è raddoppiata nell’ultimo anno, che l’amministrazione ha messo a bilancio tra le voci "morosità" e che ha praticamente monopolizzato l’ultimo consiglio comunale di Castellanza. L’assessore al bilancio Luca Galli ha messo a bilancio anche la cifra di 72 mila euro per attivare il recupero di questa cifra consistente.

Secondo l’assessore sono molte le famiglie che hanno affitti in arretrato e non basterebbe l’eccezionale periodo di crisi a giustificare questo ammanco considerevole: «Sicuramente ci sono famiglie in difficoltà – ha detto Galli – ma non c’è dubbio che esistano i soliti furbi. In un caso abbiamo dovuto spendere 4 mila euro per riuscire a liberare un appartamento occupato da un cittadino che da anni risiedeva all’estero e non è raro vedere parabole satellitari sui balconi o sui tetti delle case popolari». I casi limite raccontati in consiglio spiegano solo in parte la situazione che si è venuta a creare e che sta causando anche lo stop alle manutenzioni dei caseggiati. Critiche le opposizioni a partire dal consigliere di Insieme per Castellanza Michele Palazzo: «Non si può fare di tutta l’erba un fascio – afferma il consigliere – bisogna andare a verificare caso per caso le situazioni. Per pochi furbi non possono pagare tutti e forse qualcuno dovrebbe fare mea culpa per aver approvato un piano anti-crisi debole e aver, invece, speso soldi inutilmente come quelli usati per il Palio de la Castellantia». 

Anche dal gruppo consiliare di Impegno per la Città arriva qualche critica: «Non siamo molto convinti di come si vuole agire per recuperare questi crediti – ha detto Romeo Caputo – ci sono i furbi ma c’è anche chi ha perso il lavoro e non sa come pagare. Stanziare dei soldi senza dire come si useranno non ci piace». I toni si fanno accesi quando l’assessore replica a Palazzo: «Noi non sprechiamo i soldi, questo comune investe nel sociale moltissimi soldi e siamo stufi di chi difende i furbi come fa Palazzo». Faticoso il lavoro del presidente del consiglio comunale Maurizio Frigoli per tenere a bada i bollenti spiriti. A conclusione del dibattito, comunque, interviene il sindaco Fabrizio Farisoglio: «Abbiamo un rapporto case popolari/abitanti che è molto più alto di quello delle città a noi vicine e questo è un patrimonio che va protetto – ha detto il sindaco – dal buon funzionamento dei rapporti tra inquilini e amministrazione dipende anche la conservazione di tale ricchezza».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Ottobre 2010
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