Il grido d’allarme dei piccoli Comuni
Si è svolta a Giuggianello, in provincia di Lecce, il più piccolo Comune del Salento, dal 15 al 17 Ottobre la XI° Assemblea Nazionale dei sindaci ANPCI. Presente il sindaco di Biandronno Antonio Calabretta
Si è svolta a Giuggianello, in provincia di Lecce, il più piccolo Comune del Salento, dal 15 al 17 Ottobre la XI° Assemblea Nazionale dei sindaci ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia). Una tre giorni dedicata alle problematiche che stanno riscontrando gli Amministratori dei piccoli Comuni Italiani con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.
L’apertura dei lavori ha avuto inizio con la cerimonia della consegna della speciale medaglia conferita dal Presidente della Repubblica all’ANPCI e da essa devoluta e consegnata ai famigliari del sindaco di Pollica Angelo Vassallo barbaramente ucciso.
Tra le Autorità presenti il Ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto, il componente della Bicamerale per il federalismo Federico Boccia ed il sottosegretario all’Interno Michelino Davico ed in collegamento telefonico l’onorevole Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia .
«I piccoli comuni non ci stanno a essere messi sotto tutela -, è stato chiarito a gran voce dal presidente Franca Biglio e dal consigliere nazionale e rappresentante ANPCI per la Lombardia Antonio Calabretta (sindaco di Biandronno) -. La manovra correttiva dei conti pubblici (legge 122/2010) ha solo imposto obblighi: l’obbligo a rispettare il limite di spesa per il personale riferito al 2004 che di fatto impedisce a molti piccoli centri con un solo dipendente di assumerne altri; l’obbligo di consorzi per istituire i consigli tributari, quando, la Finanziaria 2010 (legge 191/2009) sopprime i consorzi tra enti locali. Ultimo punto l’obbligo ad associarsi, tramite convenzione o unione, per svolgere le funzioni fondamentali. Obbligare vuol dire non responsabilizzare e ciò contrasta col federalismo fiscale – ha ribadito la presidente ANPCI -. Tutti questi obblighi per noi rappresentano una mortificazione. Chiediamo che ad ogni piccolo comune sia erogato un budget annuale calcolato sulla base dei parametri di disagio e sui chilometri quadrati del territorio comunale e l’unico vincolo a cui un sindaco deve essere soggetto è quello che gli si imponga di gestire questo budget in modo efficace ed efficiente».
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