“Io, la delegata più giovane decisa a parlare dei problemi del Nord”
Con i suoi 24 anni Federica di Donato è la più giovane fra i varesini. "Discutiamo di senza archiviare la questione parlando di "regione ricca" "
Federica Di Donato, 24 anni, è la delegata più giovane del gruppo di varesini eletti nell’Assemblea nazionale. Ecco come vive la vigilia di questo appuntamento nella "sua" Varese.
Qualche settimana fa: e-mail che arriva dal Partito Democratico, oggetto Assemblea Nazionale. Il primo pensiero è di sconforto “ci risiamo, Roma, arerei, treni, metropolitane”. Poi apro la mail e, piacevolmente stupita, scopro che stavolta invece sono “a casa”: Malpensafiere, Busto Arsizio.
Qui al nord, qui dove il Partito Democratico fatica a far breccia nel cuore degli elettori. E non per mancanza di idee e di persone che si spendono sul territorio, ma per un’ovvia considerazione che è sotto gli occhi di tutti: qui, nella culla della Lega Nord, è difficile fare politica nel centro-sinistra!
Tutto questo però non ci sconforta, sono contenta di essere qui, in questa provincia dove non è sicuramente facile, ma dove noi ci siamo e abbiamo con il tempo imparato a farci vedere, a farci sentire e stiamo costruendo giorno dopo giorno un’alternativa culturale e politica a quelle forze politiche che per anni si sono riempite la bocca di belle parole, ma che per il nostro territorio poco hanno fatto e stanno facendo.
I problemi ci sono e non possiamo certamente fare finta di nulla, spero che questi due giorni così intensi portino ancor di più all’attenzione del Partito quello che per i cittadini non va. Pensiamo al problema di Maplensa che non è solo una questione strettamente economico-produttivo, è un problema che tocca il territorio da vicino, e chi se non i cittadini che vivono questo territorio può parlarne con cognizione di causa?
Cosa mi aspetto, allora, se non che si possa finalmente discutere di tutti i problemi che affliggono il nord Italia senza archiviare la questione parlando di “regione ricca”. La regione sarà anche una delle più produttive, ma il lavoro manca anche qui, manca per quei ragazzi che si laureano e sono costretti ad andare altrove, manca per chi ha lavorato una vita e si ritrova a non poter maturare i requisiti per la pensione perché le fabbriche chiudono.
Spero di poter uscire da quest’assemblea caricata da nuova energia, nuovo slancio (ne serve sempre), pronta a portare sul territorio, nel mio paese le idee del Partito Democratico che devono per forza trasformarsi in azioni per cambiare quello che non va, per “diventare il cambiamento che vogliamo vedere”.
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