“Ma quale falso, per Formigoni abbiamo firmato noi”

A parlare sono due delle persone che compaiono nell’elenco di presunti falsi fornito dagli esponenti del partito Radicale: "Siamo tutti parenti e siamo andati insieme a firmare"

«Nessun falso, noi siamo andati a firmare per il Pdl». A parlare è una delle persone che compaiono nell’elenco fornito dagli esponenti del partito Radicale, secondo cui molte delle firme raccolte tra Gallarate e Busto Arsizio sarebbero contraffate poiché vergate dalla stessa mano. A sostegno della tesi di Marco Cappato e dei suoi colleghi di partito c’è una perizia calligrafica che avrebbe individuato oltre 300 firme false. A smentire i radicali sono le parole che abbiamo ascoltato da Ennio Ignelzi: il suo nome e la sua firma compaiono (tra le altre) nello stesso modulo insieme a quelle di Alba, Luciano, Silvano e Luigino Ignelzi. Tutte obiettivamente molto simili, ma il signor Ennio, residente a Gallarate e titolare di una ditta meccanica, smentisce decisamente ogni ipotesi di falso: «Nessun falso, siamo andati insieme a firmare nella sede del Pdl di Gallarate e abbiamo firmato. Tutto regolare e controllato. Forse la penna era simile, ma non ci sono state irregolarità». A confermare questa tesi anche Alba Ignelzi, moglie di Fortunato Paradiso e figlia di Silvano Ignelzi ed Emilia Cifaldi, tutti presenti nel modulo prodotto dai Radicali come anche Anella Paradiso e Rosa Lopez, anch’esse parenti: «Possono venire a controllare quando vogliono – spiega la signora Alba -. Come ogni volta andiamo insieme a firmare, che siano elezioni politiche o raccolte firme. Siamo in tanti parenti e votiamo tutti Pdl da sempre. Non c’è nulla di irregolare, non capisco perchè abbiano messo in piedi questo can can. Noi siamo serenissimi e tranquilli».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Ottobre 2010
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