Niente miracoli per l’Italia, la finale è Brasile-Cuba
Azzurri in partita solo per due set a Roma: stecca l'attacco, finisce 3-1 per i verdeoro. Domani finale per il terzo posto contro la Serbia
La favola dell’Italia finisce davanti a un PalaLottomatica stracolmo e calorosissimo: non si ripete l’exploit del "Gabbiano d’Argento" del 1978 e la nazionale deve rinunciare a giocarsi il Mondiale davanti al suo pubblico. Sulla strada degli azzurri si è messo il Brasile, che ha interrotto una striscia di sette vittorie consecutive sfoderando una prestazione esemplare: basti dire che Vissotto, fino alla semifinale il meno convincente nella squadra di Bernardinho, ha chiuso con il 75% in attacco. Dopo un primo set da incubo gli azzurri ci hanno provato con generosità, ma senza mai trovare il filo dell’incontro: Anastasi le ha tentate tutte, inserendo in corsa Birarelli, Cernic e Lasko, ma non è bastato. In attacco Savani e Parodi hanno "ciccato" la partita, mentre Fei è andato a corrente alternata; i 15 errori-punto degli azzurri, comunque, sono decisamente troppi per sperare nel miracolo. Il Brasile continuerà la caccia al suo terzo titolo consecutivo contro la sorprendente Cuba, mentre l’Italia va a giocarsi la medaglia di bronzo: di più, onestamente, non si poteva pretendere.
LA PARTITA – Gara preceduta da un minuto di silenzio per la morte dei quattro alpini italiani in Afghanistan. Entrambe le squadre confermano la formazione-tipo: Italia con Sala al centro. La battuta di Murilo mette subito in crisi la ricezione azzurra ed è 0-3; Fei entra in partita con due attacchi (5-7) ma il Brasile incrementa il vantaggio con Vissotto. Sul 7-11 Parodi e Fei recuperano due punti, che però i verdeoro si riprendono subito; Anastasi chiama time out sul 9-14 dopo due errori. L’Italia continua a sbagliare e regala al Brasile un altro break di 0-4; Lucas chiude sul 15-25 un set nel quale gli azzurri hanno messo a segno solo 10 punti in attacco. Per il secondo set Anastasi conferma in campo Birarelli e Cernic al posto di Sala e Parodi; Savani trova in avvio il muro che era mancato nel primo set, ma Vissotto con un nuovo ace riporta subito avanti il Brasile (2-5). Tre errori avversari aiutano l’Italia a recuperare e Cernic, con un servizio vincente, trova la parità sull’8-8. La difesa ora funziona e il primo "vero" vantaggio italiano arriva sul 13-11 con un attacco di Birarelli e un ace di Savani. Bruno si infortuna alla caviglia e Bernardinho è costretto a reinserire in palleggio Marlon, fuori dalla prima gara per problemi intestinali; sarà uno dei migliori. Il Brasile, nel frattempo, torna in vantaggio con un errore di Savani (16-17). Il punto a punto dura fino al 20-20, quando Murilo e Dante scavano un nuovo break. Anastasi chiama time out, ma al rientro in campo Lucas piazza un ace: 20-23. Murilo si procura tre set point, Mastrangelo annulla il primo ma sul secondo si "dimentica" di Marlon, che con una finta lascia passare la palla difesa dai compagni per il22-25.
L’Italia deve giocare il tutto per tutto e si mette nelle mani di Fei: due errori, ma anche 3 attacchi e un muro per l’8-5 iniziale del terzo set. Cernic allunga (10-6) e due attacchi out di Murilo danno il 17-13. Entra Theo, che dopo tre difese miracolose riporta sotto il Brasile: 20-18. Birarelli e Cernic vanno a segno, Fei spara fuori l’attacco del 23-22 ma si fa perdonare procurandosi due set point. Al secondo tentativo, Mastrangelo mette giù il pallone del 25-23 e riapre la partita.
IL QUARTO SET – Fei continua a essere croce e delizia dell’attacco azzurro: un errore e due muri subìti per il 2-6 nel quarto set, dentro Lasko. L’Italia recupera con Birarelli e Cernic (6-7) ma Vissotto mura lo stesso Cernic per il 7-11. Il Brasile allunga con un errore di Lasko e va al secondo time out tecnico avanti 10-16. Rientra Fei, ma i sudamericani ormai dilagano con Lucas e un ace di Dante: 11-20. Manca solo la parola fine all’incontro e la scrive ancora Lucas, siglando il punto del 17-25. Brasile in finale, l’Italia si deve accontentare di giocarsi il terzo posto con la Serbia.
LE INTERVISTE – Non ha dubbi Andrea Anastasi: è l’attacco la chiave della sconfitta azzurra. "A parte il primo set – dice il coach a fine gara – abbiamo ricevuto bene, ma in attacco non c’eravamo: è un difetto che abbiamo e lo abbiamo palesato proprio in questa gara. Non siamo riusciti a essere efficaci anche per merito del Brasile, che è stato nettamente superiore. Sapevamo che erano più forti e l’hanno dimostrato ancora: non siamo mai riusciti a entrare in partita". Nessun rimpianto comunque per il tecnico dell’Italia: "Dobbiamo essere sereni, domani è un altro giorno e c’è da giocare con tanta umiltà per la medaglia di bronzo".
L’ALTRA SEMIFINALE – Storica vittoria per Cuba che raggiunge la finale dei Mondiali per la seconda volta: l’unico precedente in Brasile nel 1990, prima e dopo due medaglie di bronzo (1978 e 1998). Come la sfida contro la Bulgaria, anche quella con la Serbia è da cardiopalma per i giovani "giganti" di Blackwood: Grbic e compagni vincono il primo set, la reazione è veemente (25-17 con 6 muri nel secondo parziale) e i cubani ribaltano il risultato vincendo il terzo set ai vantaggi dopo aver annullato una serie di set point. La Serbia, trascinata dal solito Miljkovic, pareggia i conti nel quarto set (25-22) e nel tie break va in vantaggio 7-5 e 13-11: il muro di Cuba però è ancora fondamentale e regala il primo set point (13-14). Poi sul 14-14 è decisivo Leon, il giocatore più giovane del Mondiale, con un attacco e un muro. Finale domenica alle 21.15.
Italia-Brasile 1-3 (15-25, 22-25, 25-23, 17-25)
Italia: Mastrangelo 12, Marra (L), Parodi, Vermiglio 1, Lasko 2, Savani 12, Travica 1, Fei 20, Birarelli 6, Sala 1, Cernic 9, Zaytsev. All. Anastasi.
Brasile: Bruno 2, Sidnei ne, Vissotto 24, Giba ne, Murilo 10, Theo 3, Bravo ne, Rodrigao 6, Lucas 8, Marlon 1, Dante 17, Mario (L). All. Bernardinho.
Arbitri: Wang (Cina) e Sakaide (Giappone).
Spettatori: 12178.
Note: Italia: battute-punto 3, battute sbagliate 14, muri 6, errori 15. Brasile: battute-punto 4, battute sbagliate 9, muri 5, errori 18.
Semifinali: Italia-Brasile 1-3 (15-25, 22-25, 25-23, 17-25); Serbia-Cuba 2-3 (25-22, 17-25, 29-31, 25-22, 14-16). Brasile e Cuba in finale.
Finale per il quinto posto: Russia-USA 3-0 (25-19, 25-21, 25-19).
Finale per il settimo posto: Bulgaria-Germania 3-0 (26-24, 26-24, 25-21).
Finale per il nono posto: Argentina-Repubblica Ceca 3-1 (25-22, 18-25, 25-21, 25-22).
Finale per l’undicesimo posto: Spagna-Francia 1-3 (17-25, 23-25, 25-16, 21-25).
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