Ospedale, i progetti per il futuro
Chirurgia endovascolare, ostetricia e ginecologia, cardiologia e neurologia saranno i reparti interessati. Il direttore Zoia: "Tutto merito del lavoro di squadra"
Sette nuovi ambulatori nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, ma non ci si ferma qui. L’ospedale di Busto Arsizio, che fa parte dell’Azienda ospedaliera di Circolo di Busto Arsizio, ha presentato oggi alcuni dei progetti che lo vedranno protagonista in futuro.
I progetti – “Ai primi di settembre – ha specificato il direttore generale Pietro Zoia – sono partiti i lavori, finanziati dalla Regione Lombardia per oltre un milione e mezzo di euro, per la creazione nel Blocco Operatorio del Polichirurgico di una sala per la chirurgia endovascolare. Si tratta di una tecnica mininvasiva, dove sarà installato un nuovo angiografo digitale, e relativa sala operatoria. Oltre all’Ostetricia e Ginecologia e alle nuove sale parto, sono, inoltre, in fase di progettazione le ristrutturazioni nel Padiglione Polichirurgico degli spazi della Cardiologia e Unità Coronarica e della nuova sede della Neurologia».
Una crescita che, secondo Zoia, non sarebbe possibile senza l’apporto di tutti. «È doveroso ricordare che le tappe di questo percorso sono il risultato del lavoro di tante persone e di una particolare filosofia: mettere la persona al centro. Un concetto che nella nostra quotidianità diviene concreto nel prendersi cura, amorevolmente, di chi è malato. In armonia con i principi promossi da Regione Lombardia, curiamo il malato e non la malattia e, allo stesso tempo, cerchiamo di essere vicini alla sua famiglia. Nostro intento è che l’ospedale sia sempre “amico” del malato».
Il territiorio – Fondamentale, secondo il direttore generale, il rapporto con il territorio: «Anche in questi ultimi anni sono stati importanti e proficui i rapporti con le istituzioni del territorio con le quali abbiamo attivato positive sinergie. Un ringraziamento particolare va al sindaco di Busto Arsizio e ai sindaci della Valle Olona per l’attenzione costantemente tributata all’ospedale”.
I volontari – Zoia ha poi posto l’attenzione sul ruolo fondamentale del volontariato: «In questa anni non sono mancate coloro che si sono distinti per essere “amici” dell’ospedale. Mi riferisco a tutte le associazioni di volontariato presenti all’interno della struttura. In particolare nell’area materno-infantile voglio ricordare la presenza quotidiana del Ctbo». Grazie alla collaborazione con questo sodalizio e all’Ufficio Scolastico Provinciale, ai Servizi Sociali del Comune di Busto Arsizio è stato attivato il progetto della maestra in ospedale. Hanno contribuito all’iniziativa donando fondi anche le “Mamme per un Sorriso” di Ferno insieme alla Protezione Civile di Ferno e al Centro Anziani Sant’Anna di Busto Arsizio e il Comune di Busto Arsizio.
«Non dimentichiamo nessuno dei benefattori – conclude Zoia -, che, nel tempo, hanno dato nuova vita alla tradizione filantropica che caratterizza questo generoso territorio. Ultimo in ordine di tempo, mi preme ricordare il gesto di Roberto Ferrario, un amico e imprenditore bustocco prematuramente scomparso, che nel luglio scorso ha donato all’ospedale un angiografo digitale che è stato collocato in Elettrofisiologia. Infine desidero ringraziare tutte le persone che lavorano in ospedale con costanza, impegno e passione perché i risultati ottenuti sono il frutto di un impegno comune e condiviso».
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