“A Varese troviamo la qualità che manca ai cinesi”
Dieci buyer (compratori) europei e canadesi del settore automotive hanno incontrato alle Ville Ponti 34 produttori varesini. «Un modello da seguire in futuro»
«Qui troviamo la qualità che manca ai cinesi». Questa è la ragione per cui Yannich Chinoice, vicepresidente di un’azienda che opera nel settore dell’automotive, è volato dal Quèbec (Canada) fino a Varese, insieme ad altri 9 buyer (compratori) stranieri, per partecipare alla due giorni delle Ville Ponti organizzata dalla Camera di Commercio. Ad attenderli al centro congressi sul colle di Biumo, oltre agli interpreti, c’erano i rappresentanti di 34 aziende varesine medio-piccole. «Incontrare i produttori varesini – continua Chinoice – è interessante perché il prodotto italiano si caratterizza per l’alta qualità e per le soluzioni complementari che propone. Si tratta di piccoli sistemi per i quali non c’è distribuzione nel mercato nordamericano».«Bisogna sfatare il luogo comune che i prodotti italiani abbiano uno scarso contenuto innovativo- aggiunge Antonio Petruzzelli, buyer strategico della Opel -. Cio’ che noi cerchiamo è la competitività che si deve tradurre in qualità a lungo termine. Qui ci sono molti fornitori, valuteremo in base alle loro offerte».
C’è chi è venuto a Varese per lanciare un “challenge”, ovvero una sfida
ai produttori del territorio. È il caso di Robert J. Belanger, presidente della Belt-Tech, azienda specializzata in sistemi di sicurezza. «Qui ho incontrato produttori che vogliono fare innovazione – spiega Belanger – aspetto che nel settore dell’automotive è strategico, perché richiede molto valore aggiunto. La nostra azienda,ad esempio, sta sviluppando un sensore per imbragature intelligenti in grado di trasmettere in modo proattivo i dati, come ad esempio rilevare la frequenza del battito cardiaco, che arrivano dal corpo e quindi capire quando una persona è in una situazione di pericolo».
ai produttori del territorio. È il caso di Robert J. Belanger, presidente della Belt-Tech, azienda specializzata in sistemi di sicurezza. «Qui ho incontrato produttori che vogliono fare innovazione – spiega Belanger – aspetto che nel settore dell’automotive è strategico, perché richiede molto valore aggiunto. La nostra azienda,ad esempio, sta sviluppando un sensore per imbragature intelligenti in grado di trasmettere in modo proattivo i dati, come ad esempio rilevare la frequenza del battito cardiaco, che arrivano dal corpo e quindi capire quando una persona è in una situazione di pericolo».Per molti buyer nordamericani non è una novità incontrare fornitori in giro per il mondo. Ma se è normale farlo a Parigi o a Francoforte, non è così scontato farlo in provincia di Varese, dove occorre perlomeno un grande lavoro di contatti e di promozione. «Non ci si puo’ più isolare in un piccolo mercato – continua Belanger – la globalizzazione impone una visione più ampia, non importa dove, purché ci sia qualità e competitività. Io ho saputo di questa occasione grazie alla Camera di Commercio italiana di Montreal, durante una riunione del settore hi-tech».
Promovarese, l’azienda speciale della Camera di Commercio, ha lavorato quasi un anno per realizzare la due giorni tra buyer
stranieri e fornitori del territorio: sono stati selezionati i contatti, scambiati i desiderata dei compratori con le offerte delle imprese varesine e, alla fine, è stato realizzato il rendez-vous alle Ville Ponti. Un lavoro che ha generato oltre 90 incontri, facilitando molto il compito degli imprenditori. «Nel lavoro di preparazione abbiamo coinvolto le Camere di Commercio di Lione, Francoforte, Berlino, Londra, Stoccolma, Zurigo, Vancouver e Montreal per ricercare i buyer interessati – spiega Gianluigi Balladore, responsabile del servizio attività internazionali di Promovarese -. Le nostre aziende suscitano interesse perché presentano soluzioni tecnologiche innovative anche su prodotti molto semplici e a loro volta ricevono indicazioni utili per capire dove va il mercato dell’automotive. Forse con il tempo, non si sa però quanto tempo, ci sarebbero arrivate anche da sole a certi mercati. Noi abbiamo accelerato questo processo e messo a disposizione tutto ciò che serviva per realizzare questo incontro. Potrebbe essere un modello da seguire in futuro».
stranieri e fornitori del territorio: sono stati selezionati i contatti, scambiati i desiderata dei compratori con le offerte delle imprese varesine e, alla fine, è stato realizzato il rendez-vous alle Ville Ponti. Un lavoro che ha generato oltre 90 incontri, facilitando molto il compito degli imprenditori. «Nel lavoro di preparazione abbiamo coinvolto le Camere di Commercio di Lione, Francoforte, Berlino, Londra, Stoccolma, Zurigo, Vancouver e Montreal per ricercare i buyer interessati – spiega Gianluigi Balladore, responsabile del servizio attività internazionali di Promovarese -. Le nostre aziende suscitano interesse perché presentano soluzioni tecnologiche innovative anche su prodotti molto semplici e a loro volta ricevono indicazioni utili per capire dove va il mercato dell’automotive. Forse con il tempo, non si sa però quanto tempo, ci sarebbero arrivate anche da sole a certi mercati. Noi abbiamo accelerato questo processo e messo a disposizione tutto ciò che serviva per realizzare questo incontro. Potrebbe essere un modello da seguire in futuro».TAG ARTICOLO
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