Un albero di Natale per i cassaintegrati
L'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil. Nel 2010 crescono le ore di cassa integrazione. Anche a Varese aumentano i lavoratori in mobilità
Appesi a un filo, metaforicamente e realmente. Così vivono i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione o mobilità. Per questo oggi, mercoledì 22 dicembre, si sono accese le luci dell’Albero dei cassintegrati: tanti nomi su dei fogli appesi a un filo ai rami dell’albero in metallo. A portare avanti l’iniziativa in piazza Duca D’Aosta, di fronte alla sede della Regione, i sindacati Cgil, Cils e Uil. «Meno ore di cassa integrazione ordinaria – commentano i segretari regionali Nino Baseotto (Cgil), Gigi Petteni (Cisl) e Walter Galbusera (Uil) – non devono ingannare. Nel 2010 sono aumentate del 149 per cento le ore di cassa straordinaria e del 156 per cento quelle in deroga. È un dato che ci dice che la situazione sta peggiorando».
Ma accanto alla cassa integrazione, preoccupano anche i dati sulla mobilità. Sono più di 19mila i lavoratori in mobilità fra gennaio e novembre che hanno diritto agli ammortizzatori (5,4% in più del 2009). Più di 31mila i lavoratori in mobilità che non possono invece accedere agli ammortizzatori tradizionali. Anno più nero rispetto al precedente anche per i frontalieri: sono 114 quelli messi in mobilità nel 2010, quasi il 30 per cento in più rispetto al 2009.
A soffrire sono tutte le province lombarde, con una situazione più difficile per Bergamo, Como,
Lecco, Mantova e Sondrio. Anche a Varese, nel 2010 sono state 4.616 le persone messe in mobilità, più dell’8 per cento rispetto all’anno precedente. Da gennaio ad oggi nella provincia varesina sono state approvate poco meno di 10milioni di ore di cassa integrazione in deroga, quasi il 12 per cento di tutte quelle regionali.
Fra i settori produttivi, artigianato e commercio sono quelli in cui le ore di cassa integrazione sono maggiormente aumentate rispetto all’anno precedente. «Quando c’è una crisi – commentano i sindacalisti – prima viene colpita l’industria e dopo il commercio. Per questo il 2011 non deve essere l’anno della ripresa senza occupazione, ma l’anno per sostenere l’industria e il terziario».
Fra le proposte dei segretari ci sono l’allentamento del patto di stabilità di comuni per far ripartire le opere infrastrutturali e l’investimento in politiche attive del lavoro. «La crisi farà una selezione delle imprese. È certo che perderemo posti di lavoro, ma la sfida che abbiamo davanti è su come crearne di nuovi. Fondamentale è la formazione: certo, se servono operai e noi formiamo parrucchiere non avremo risultati».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
axelzzz85 su Regione Lombardia: la mozione di sfiducia contro Picchi passa grazie ai franchi tiratori nel centrodestra
Fabio Castiglioni su La plastica non è più un rifiuto: all’Università dell’Insubria un processo la trasforma in amminoacidi
GrandeFratello su Viabilità di Biumo, il consigliere Luca Boldetti chiede un confronto in Commissione
elenera su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
Felice su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
barbara zanchin su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.