Buz Baz. Il teatro diventa arte

Intervista a Luca Lischetti, che espone alla Galleria Morotti una selezione di ultimi lavori, ispirati ai teatrini

Opere coloratissime, surreali, oniriche. Luca Lischetti presenta alla Galleria Morotti di Daverio la mostra personale Buz Baz. Quaranta opere selezionate tra gli ultimi lavori ispirati ai teatrini. (foto di Giorgio Lotti)

Chi è Buz Baz?
È il nome di un burattinaio afgano di storia millenaria. Andava per paesi con il suo burattino, una capra controllata da una stringa collegata al polso del burattinaio.

Una passione per il teatro che viene da lontano, di quando sono i primi teatrini?
Vi ho lavorato molto negli anni ’70 fino agli anni ’80, per poi abbandonarli e riprenderli sono negli ultimi anni.

Cosa ti affascina del teatro?
La farsa del mondo e delle persone che circondano. Chi recita meglio, sta meglio. Il discorso sembra quanto mai attuale.

Il teatro della società contentemporanea come lo definiresti?
Tragicomico.

Che opere sono esposte?
Sono composizioni tra tela e legna, tra pittura e scultura. Sono stato ispirato da alcuni affreschi delle cappelle del Barocco dove la prospettiva fa uscire dalla scena parti di personaggi, così nelle mie tele faccio uscire mani e parti dei protagonisti. Sono opere tridimensionali.

Che legame ha i con le tue opere? Ti distacchi facilmente?
Ci sono opere che non vorrei vendere, ma il lavoro è lavoro. Torno sempre volentieri a trovare amici che hanno le mie opere perchè un po’ mi sento a casa mia.
 

«Nelle opere presentate a Galleria Villa Morotti – spiega Vittoria Broggini – Lischetti rivela i nuovi sviluppi della sua ricerca, il mondo fantastico e l’inconfondibile cromia, propria dello stile dell’artista, emergono con grande forza ed energia dalla tela per proiettasi all’esterno. L’opera è sintesi di tradizione pittorica e scultorea nell’abilità tecnica dell’artista che, attraverso l’assemblaggio di forme tridimensionali e di diversi materiali, di superfici improvvisamente aggettanti, di fili che fendono la tela e lo spazio, getta e traccia al di fuori del quadro i confini della scena. Scene di ordinaria follia suonate come musica dalla straordinaria capacità di Lischetti di introdurci e accompagnarci in una visione dinamica, composta da immagini complesse attraverso cui l’artista ci scuote e provoca con la sua narrazione seducente e ossessiva».

LUCA LISCHETTI
BUZ BAZ
5 febbraio – 20 marzo 2011
GALLERIA VILLA MOROTTI
PIAZZA MONTEGRAPPA 9
21020 DAVERIO – VARESE
TEL-FAX 0039 (0) 332 947123
www.galleriavillamorotti.it
Orari: dal martedì al sabato 10.00-12.30 / 15.00-19.00 – domenica 15.00-19.0

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Pubblicato il 04 Febbraio 2011
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