Gara tra auto con due morti, l’imputato patteggia

Partecipò a una tragica gara tra auto, nel giugno del 2007, che si concluse con due morti, a Mesenzana. Roberto Raciti, 31 anni, ha patteggiato davanti al tribunale di Varese (giudice Anna Giorgetti) una pena a 2 anni, 8 mesi e 20 giorni, per la violazione dell’articolo 9 ter del codice della strada, che sancisce il divieto di gareggiare in velocità con veicoli a motore; un’accusa maturata nel corso del processo che lo vedeva alla sbarra, inizialmente, per omicidio colposo plurimo. Il tribunale ha anche disposto il rito della patente e il sequestro dell’auto.
Nell’incidente morirono due ragazzi:  Marco Mazzuccato 21 anni di Brissago Valtravaglia – un giovane che non c’entrava nulla con la gara e che fu travolto frontalmente mentre procedeva in senso inverso – e Christian Moranzoni 22 anni di Mesenzana, che si spense qualche giorno dopo in ospedale per le gravissime ferite riportate.
Durante il processo è emerso il contesto in cui maturò il grave incidente: secondo i testimoni ascoltati in aula, quella sera, alcune auto si rincorsero a folle velocità sulla statale 394, con sorpassi azzardati e senza rispettare la segnaletica. Per l’accusa non si trattò di una vera e propria gara organizzata, ma di un inseguimento a cui i partecipanti diedero vita mentre viaggiavano, forse a causa di un primo sorpasso interpretato come sfida. Proprio queste testimonianze hanno convinto il pm a riformulare le accuse, introducendo l’ipotesi della gara come causa ultima della morte dei due ragazzi. La riformulazione delle accuse ha dato diritto alla difesa di scegliere nuovamente un rito alternativo. L’imputato, difeso dall’avvocato Giovanni Grassi, con il patteggiamento ha beneficiato dello sconto per il rito. Nel frattempo è stata avviata una causa civile, in cui è coinvolto anche il fondo nazionale vittime della strada: l’imputato, il giorno dell’incidente, aveva l’assicurazione scaduta.