Rischio pareggio per il Federalismo, il diktat di Bossi

Ore decisive per la riforma federalista. In commissione Bicamerale le votazioni sono giunte all’approvazione del decreto attuativo del cosiddetto federalismo municipale, passaggio cruciale per l’avvio della riforma. E la situazione è attualmente in pareggio, 15 voti favorevoli e 15 contrari. Cruciale la decisione di Mario Baldassari, uomo del terzo polo che, nonostante alcune apertura a modifiche da parte del Ministro leghista Calderoli, ha confermato che "il giudizio sull’impianto complessivo del provvedimento resta negativo".
La votazione è prevista per le 12.45 quando si riunirà la commissione bicamerale.
Si tratta di un voto carico di tanti significati. Innanzitutto per la Lega, che ha fatto del federalismo la propria battaglia politica per eccellenza. A ciò si ricollega naturalmente la tenuta dell’intera coalizione di governo, con una maggioranza che sta vivendo giorni di fibrillazione dopo la perdita dei deputati finiani lo scorso anno e l’impasse in cui si è ficcato il presidente del Consiglio a causa delle sue “feste private".
Prima di questa giornata i vertici della Lega hanno cenato al Senato e poi si sono recati a Palazzo Grazioli. Alcuni senatori del Pdl riferiscono che Bossi è stato categorico: dobbiamo portare a casa il federalismo, altrimenti «c’è il rischio che salta tutto», come del resto aveva già lasciato intendere il ministro dell’Interno, il leghista Roberto Maroni, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera negli scorsi giorni.