Cava dei Trescali, la Regione valuta la riduzione
Lettera alla Provincia e al sindaco di Varese: per ora si parla genericamente di una riduzione dei volumi da scavare . Fontana: "Anche dai tecnici Aspem conferma sui rischi alle falde"
Si apre uno spiraglio nella vicenda della cava Italinerti di Cantello, meglio nota come "cava dei trescali". Dopo la lunga mobilitazione del territorio, infatti, la Regione sarebbe disponibile a ridurre i volumi di escavazione dall’impianto. Nei giorni scorsi l’assessorato all’Ambiente, ha inviato una nota alla Provincia di Varese, ed anche al sindaco Attilio Fontana per conoscenza, indicando «la conferma da parte dell’ente di modificare le previsioni del piano cave per quanto riguarda la cava ex Coppa, riducendo il volume di materiale estraibile». Una riduzione, non una cancellazione dei volumi, in quanto comunque la zona è cava di recupero.
L’annuncio è arrivato oggi – a 24 ore dalla "incursione" di Striscia la Notizia – dal sindaco di Varese Attilio Fontana: «Stiamo portando avanti, con il Comune di Cantello e la Provincia di Varese , ogni iniziativa utile in sede amministrativa e giudiziariaper assicurare la massima tutela degli interessi pubblici, della salute dei cittadini, per evitare che l’attuazione del progetto di recupero della cava ex Coppa, così come proposto, possa creare gravi compromissioni al territorio e delle falde acquifere». In particolare il Comune di Varese, d’intesa con il Comune di Cantello, ha dato apposito mandato all’avvocato Emanuele Boscolo. «Due le linee che portiamo avanti – precisa il sindaco -: far ricorso contro l’esclusione della Valutazione di impatto ambientale, così come indicato dalla Regione, e far stralciare il sito di Cantello dal piano cave». Ma nel frattempo, quanto meno, si è già ottenuta una parziale riduzione, che comunque deve ancora essere quantificata.
Fontana sottolinea anche la collaborazione positiva con i vicini di Cantello e con il suo collega Gunnar Vincenzi: «Come amministrazione varesina abbiamo sostanzialmente condiviso sin da subito i timori espressi dal Comune di Cantello: oltre alle gravi conseguenze per il paesaggio comunque percepibili da varie zone della città, l’area di escavazione è interessata da una falda acquifera importantissima, grazie alla quale Aspem è in grado di soddisfare la maggior parte del fabbisogno di acqua potabile di Varese. Come infatti evidenziato dai tecnici di Aspem i rischi connessi all’intervento sono elevati, aumentando le possibilità di contaminazione della falda». In tal senso si è espressa anche la commissione ambiente del Comune.
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