Il centrosinistra: “Abbiamo evitato errori e scongiurato ricorsi”
Marco Casillo commenta quanto successo in consiglio comunale.: "abbiamo solo chiesto il rispetto delle regole". Cinzia Colombo rivendica "il diritto di fare opposizione nelle istituzioni"
«Dovrebbero ringraziarci, abbiamo evitato che un errore rovinasse tutto il lavoro fatto». Il capogruppo del Pd Marco Casillo commenta così quel che è successo ieri in consiglio comunale, sospeso per mancanza del numero legale. «Quando Lozito ha dovuto sospendere la seduta, ci hanno gridato vergogna. Ma noi non dobbiamo vergognarci, abbiamo fatto presente un vulnus al regolamento poteva creare problemi per futuri ricorsi. Un elemento che rischiava di inficiare tutto il lavoro fatto, su un piano che comunque noi non condividiamo». E ancora il capogruppo democratico ricorda che non c’entra la discussione sul piano, ma che si parla delle regole base previste dal regolamento votato da tutti: «le regole se le è date il consiglio, vanno rispettate. È paradossale: il PdL ci critica quando facciamo rispettare il regolamento, quando lo stesso PdL ha riempito la città di manifesti che dicono che tutti devono rispettare le regole».
Sono le stesse regole che dicono che le osservazioni debbano essere discusse e votate una per una, per approfondirle. Per questo Casillo considera i tempi lunghi assolutamente necessari: «La funzione di controllo dei consiglieri comunali, che è un dovere, passa proprio dalla discussione e dall’approfondimento. Se loro vogliono fare di corsa, la fretta non deve collidere con le regole».
Molto più diretta la consigliera di Sinistra Ecologia e Libertà Cinzia Colombo, additata dal PdL come prima responsabile del lunghissimo dibattito di lunedì. «Su un tema importante come questo – ha commentato a caldo ieri sera – il rispetto delle regole è fondamentale: è sbalorditivo che la maggioranza si faccia cogliere impreparata». E la consigliera della Sinistra – che, rilevando un errore, aveva già bloccato i lavori per la costituzione della Fondazione che gestisce il Maga – rivendica anche «il diritto di fare opposizione fino all’ultimo anche dentro le istituzioni, come l’abbiamo fatta nei quartieri con i volantinaggi e i gazebo». Insomma, sul Pgt lo scontro andrà fino in fondo.
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