Libera circolazione anche per i paesi dell’Est Europa
Entrerà in vigore il prossimo 1 maggio, data in cui terminerà il periodo transitorio durante il quale la Svizzera era autorizzata ad applicare una serie di restrizioni
Dal prossimo primo maggio 2011 la Svizzera amplierà la libera circolazione totale delle persone ai cittadini degli otto paesi dell’Est entrati nell’Unione Europea nel 2004. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale elvetico. Una nuova tappa del cammino iniziato il primo aprile 2006 con l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) che era stato esteso agli Stati che hanno aderito all’UE nel 2004, ossia Repubblica ceca, Repubblica di Estonia, Repubblica di Lettonia, Repubblica di Lituania, Repubblica di Ungheria, Repubblica di Polonia, Repubblica di Slovenia e Repubblica slovacca (UE-8) e, il 1° giugno 2009, a Bulgaria e Romania, nell’UE dal 2007 (UE-2).
Il 1° maggio 2011 segna un altro passo avanti nell’iter introduttivo della libera circolazione delle persone: termina infatti il periodo transitorio nei confronti dei paesi dell’UE-8, durante il quale la Svizzera era autorizzata ad applicare una serie di restrizioni sia all’accesso al mercato del lavoro da parte dei lavoratori salariati (contingenti, priorità degli indigeni e controllo delle condizioni di salario e d’impiego) sia ai servizi transfrontalieri forniti in quattro settori specifici
Appellandosi alla clausola di salvaguardia, applicabile fino al 31 maggio 2014, la Svizzera potrà comunque limitare in ogni momento, entro questa data, il numero dei nuovi titoli di soggiorno di una determinata categoria, a condizione che siano soddisfatti i requisiti previsti da tale disposizione. In questo modo, nel caso in cui l’immigrazione di manodopera dovesse crescere in misura considerevole, la Svizzera potrebbe reintrodurre il contingentamento dei permessi per i cittadini dell’UE-8 – ma non prima del 1° maggio 2012.
Questi cambiamenti non riguarderanno i cittadini bulgari e rumeni, ai quali continueranno ad applicarsi le disposizioni transitorie. Fanno eccezione i lavoratori indipendenti, che beneficeranno, dal 1° giugno 2011, di una liberalizzazione in virtù del Protocollo del 27 maggio 2008 relativo all’estensione dell’APC a Bulgaria e Romania (Protocollo II ALC).
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