Studenti in piazza per difendere la scuola pubblica
Milano invasa da migliaia di ragazzi e ragazze, unite nella volontà di difendere la scuola pubblica. E sostenere le rivolte in Africa. Uova e vernice contro Unicredit e Enel

Un pensiero non poteva non andare «ai nostri fratelli che stanno combattendo e morendo per i loro
diritti, la loro libertà e per un futuro migliore». La solidarietà si è presto tramutata in lanci di uova di vernice contro una filiale di banca Unicredit e la sede milanese dell’Enel, entrambe in via Carducci, a due passi dalla stazione Cadorna. Il gesto, contestato da diversi passanti, è stato giustificato dal fatto che «queste società e molte altre hanno per anni sostenuto i dittatori siglando con loro ingenti accordi economici». E i ragazzi hanno presentato l’entità degli investimenti di Enel, Unicredit, Eni, Edison e Finmeccanica nei paesi oggi in rivolta che ammonterebbero a «20 miliardi di euro nella Libia di Gheddafi, 11 nella Algeria di Bouteflika e 5 nella Tunisia di Ben Alì». Il corteo, costantemente scortato da un imponente cordone di agenti in tenuta anti sommossa, si è sciolto poco dopo le 11 davanti alla Triennale di Milano per «festeggiare le tanto attese dimissioni del Ministro della cultura Sandro Bondi». L’appuntamento è però già fissato per il prossimo 25 marzo quando in tutta Europa gli studenti scenderanno in piazza per «pretendere un futuro migliore e se non ce lo daranno, ce lo prenderemo da soli».

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