Carta Sconto benzina: 700mila euro “rubate” alla Regione per “uso improprio”
E' il risultato della conclusione delle attività della Guardia di Finanza di Como
E’ risultato di oltre 700mila euro il danno erariale subito dalla Regione Lombardia a seguito dell’utilizzo improprio delle vecchie carte sconto carburanti, dallo scorso 4 aprile sostituite con la Carta Regionale dei Servizi: è quanto emerso dalla conclusione dell’attività delegata dalla Corte dei Conti alla Guardia di Finanza di Como.
L’attività era iniziata nel maggio 2008 con il controllo a tappeto dei distributori accreditati dalla Regione Lombardia per l’erogazione di carburante a prezzo agevolato ed ha coinvolto ben 64 gestori di distributori di cui 33 della sola provincia di Como.
Una volta stralciata la posizione dei soggetti operanti nelle province di Sondrio e Varese, segnalati alle Procure della Repubblica di competenza, le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Como, Daniela Meliota, hanno condotto all’effettuazione di 33 perquisizioni, al sequestro di 174 carte sconto benzina e di documentazione bancaria oltre che a 12 sequestri preventivi di valuta per complessivi 347.000 euro.
Per ottenere questo risultato è stato necessario vagliare circa 23 milioni di transazioni comunicate per via telematica alla Regione Lombardia per il rifornimento di carburante soggetto a rimborso regionale. Le persone indagate, i cui procedimenti penali sono stati quasi tutti definiti con relative condanne, approfittando della negligenza dei clienti titolari di carta sconto benzina, una volta in possesso delle “carte sconto” comunicavano alla Regione Lombardia false erogazioni di carburante ottenendo indebiti rimborsi dall’Ente per un valore complessivo della truffa pari a ben 1.387.000 euro.
Nel corso delle indagini sono emerse tantissime situazioni quasi “grottesche” quali rifornimenti di motocicli per 70/80 litri di carburante per volta, di auto radiate da anni, di entità tali da attestare percorrenze chilometriche di 100.000 chilometri annui, per percorrenze da tassisti di persone invalide non in grado di guidare, di plurimi rifornimenti per 40-50 litri alla stessa vettura a distanza di due-tre minuti, di ultraottantenni che dal quantitativo di carburante risultavano percorrere circa 200 chilometri al giorno e per finire ben 2 defunti che continuavano a rifornirsi di carburante.
Anche in provincia di Varese la Guardia di Finanza era arrivata,, con queste indagini a 15 perquisizioni presso impianti di rifornimento di carburanti, sui quali si era concentrata l’attenzione investigativa, che avevano portato al sequestro di 67 “carte sconto carburante”, trovate “indebitamente” depositate presso gli uffici degli esercenti, e l’utilizzo “tessere sconto” che risultavano smarrite (15), intestate a persone decedute (2), trasferitesi in altra provincia e all’estero (2), afferenti veicoli non più in circolazione, perché demoliti (3) e. rifornimenti di benzina plurimi, nell’arco temporale di qualche minuto, fatti utilizzando la medesima tessera.
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