Dal basket alle librerie: le opere prime di Marozzi e Fioretti
Entrambi addetti ai lavori nell'ambito della pallacanestro italiana, due giovani autori sono pronti a giocare un'altra intrigante partita con i loro romanzi d'esordio, "Invocando la tempesta..." e "La parte rimanente"
Di giorno e di sera addetti ai lavori ad alto livello sui campi da basket di tutta Italia, di notte – o nelle poche ore concesse da trasferte e impegni ufficiali – scrittori di romanzi. È curiosa e per certi versi parallela la vicenda di Luca Marozzi da Bologna e Gabriele Fioretti da Casale Monferrato: il primo addetto stampa di Legabasket prima e della Virtus poi (incarico lasciato poche settimane fa) oltre che giornalista per diverse testate, il secondo attuale team manager dell’Angelico Biella dopo aver lavorato con il club della sua città natale, la Junior Casale. Nel giro di pochi mesi sia Marozzi sia Fioretti – che si conoscono e si stimano da tempo – hanno pubblicato il loro primo romanzo, passando così dal parquet agli scaffali, per provare a vincere un’altra partita, altrettanto difficile e altrettanto intrigante.
Bologna, i suoi locali, la musica dei Clash che risuona in diverse occasioni fanno da cornice alla vita di Angelica, anzi Angie, trentenne disoccupata con un volto splendido e un fisico troppo pesante. Angie sa essere un demonio, sa fare male perché ne ha ricevuto parecchio, ma sa anche incrociarsi a modo suo con Charlie, il proprietario del Bar Clash.
Ne nasce una storia fatta di enigmi, appuntamenti, paure e attrazione fino al colpo di scena finale, capace di lasciare con la bocca aperta e con i pensieri che si accavallano.
«Una storia metropolitana e maledetta, romantica e violenta come una canzone dei Clash», definizione che pare azzeccata per i toni, i temi e la trama di questo romanzo uscito per Pendragon e non a caso inserito nella collana "Linferno".
Luca Marozzi – Invocando la tempesta per salvarti dal male
Ed. Pendragon, pagg. 110 – Euro 12,00
Se Marozzi muove i suoi personaggi a Bologna, Fioretti si rivolge a Torino per le prime pagine de "La parte rimanente". Dal capoluogo sabaudo si muove verso Sud un gruppo di vecchi amici trascinato da Sebastiano – pubblicitario insonne e borderline – che ha riunito i compagni di un tempo per attraversare l’Italia in un tragitto che non è solo geografico ma anche interiore, con i sentimenti dei diversi protagonisti a fare da filo conduttore e con la musica, palese o nascosta tra le righe, a infilarsi nella narrazione per darle forza. Nella comitiva però c’è una assenza, determinante e incombente: quella parte rimanente che i ragazzi hanno smarrito esattamente dieci anni prima e che, in qualche modo, contano di ritrovare una volta arrivati a Santa Maria di Leuca, quella che anche allora doveva essere la meta del viaggio. A pubblicare l’opera prima di Fioretti, tra l’altro, è un’editrice varesina: si tratta della "0111" di Cocquio Trevisago, nata nel 2008 e già capace di scovare qualche nuovo autore interessante.
Gabriele Fioretti – La parte rimanente
Ed. 0111, pagg. 100 – Euro 13,00
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