Il Varese pareggia in casa ma si consola con il terzo posto
L'Ascoli raggiunge sull'1-1 i biancorossi, in vantaggio grazie a una rovesciata capolavoro di Carrozza. Il Novara battuto a Reggio viene raggiunto sul podio del campionato

COLPO D’OCCHIO – C’è un bel pubblico sotto il cielo primaverile di Masnago: consuete code all’ingresso (qui la società deve lavorare ancora), drappello agguerrito di tifosi bianconeri in curva sud. Peccato per il dopo gara quando proprio questi ultimi ingaggiano qualche gazzarra ingiustificata con le forze dell’ordine al momento di risalire sul pullman.
CALCIO D’INIZIO – Formazioni confermate rispetto alle indicazioni della vigilia: Beppe Sannino ha i titolari a disposizione ma la panchina contata. Ebagua e Neto partono affiancati in attacco mentre Zecchin cominicia a sinistra e Carrozza sull’ala destra. Castori conferma la squadra vista con il Pescara con la sola eccezione dello squalificato Giorgi: a fare il terzino va Faisca con Gazzola avanzato sulla folta linea di centrocampo.


Le schermaglie di inizio ripresa vengono rotte al 9’ da una punizione mancina a rientrare di Correa (fallo guadagnato da Ebagua) su cui Guarna vola a togliere la palla dal fil di palo. Il Varese prova a calcare la mano: un cross di Neto si infila in area ma spiove proprio dove c’è un difensore, un tiro di Carrozza (14’) dopo caparbio traversone di Pugliese si perde vicino al palo di Guarna. L’Ascoli rompe l’assedio con una punizione di Gazzola deviata dalla barriera che vale un angolo respinto nell’area piccola da un difensore. Al 26’ Sannino toglie Neto, autore di una bella prova, e libera in campo la gioventù di De Luca. A risvegliare lo stadio è però ancora Carrozza con un altro colpo di bravura al 34’ quando l’ala aggancia un lungo traversone, si crea lo spazio buono e prova a scavalcare Guarna che ancora una volta ci arriva con la punta delle dita in volo d’angelo (nella foto di S. Raso). E’ l’ultima emozione: il Varese non ci prova più, l’Ascoli si guarda bene dallo sbilanciarsi e dalla situazione esce un quarto d’ora di non belligeranza. C’è qualcuno – pochi – in tribuna che fischia ma francamente questa scelta è ingenerosa: accadde anche lo scorso anno con il Monza nel giorno in cui arrivarono anche i playoff matematici. Oggi gli spareggi non sono ancora in cassaforte, ma la classifica dice che i biancorossi hanno undici punti di margine sul settimo posto sui quindici ancora disponibili. Chi mugugna dovrebbe prima pensarci.
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