Lo strano 25 Aprile nella piazza di Gemonio
Tutti presenti per l'intervento di Claudio Macchi dell'Anpi tranne Sindaco, giunta e maggioranza. Che «non intendono promuovere le celebrazioni ma riconoscono ampia libertà alle associazioni»
C’era la banda, come lo scorso anno, c’erano i ragazzi del comitato "Il Farina" che quest’anno hanno scelto Gemonio per il proprio presidio, c’erano i consiglieri dell’opposizione, c’era la Parrocchia, c’erano i labari delle associazioni combattentistiche e naturalmente un buon numero di cittadini.
Chi non c’era, alla commemorazione del XXV Aprile a Gemonio, erano gli esponenti della maggioranza consiliare, compatti nel non farsi vedere neppure per sbaglio in piazza della Vittoria dove si è tenuta una cerimonia che ha visto l’intervento di Claudio Macchi (foto a lato, davanti al monumento ai caduti), rappresentante dell’Anpi e figlio di Giuseppe, il comandante partigiano varesino che utilizzava proprio "Claudio" come nome di battaglia.
Un discorso lungo e articolato quello di Macchi, aperto e chiuso dalle note dell’inno di Mameli e da quelle di "Bella Ciao", in cui sono stati ricordati molti protagonisti della lotta contro il nazifascismo, sia in sede nazionale sia, soprattutto, nella zona della Valcuvia e del Varesotto. Un discorso che ha ribadito come la Resistenza non sia stata una lotta di gruppi isolati, non una prerogativa di una precisa parte politica bensì l’azione che ha saputo coagulare tutte le forze contrarie alla dittatura appena terminata e all’azione tedesca. «Cattolici e comunisti, socialisti e liberali: potevano litigare aspramente sulla politica ma sapevano lavorare insieme per scrivere la nostra costituzione» ha sottolineato Macchi che poi ha letto, uno per uno, i nomi e la breve parabola dei partigiani originari delle località circostanti e caduti in azione.
Una breve lezione di storia che purtroppo il sindaco, gli assessori e gli altri componenti della maggioranza hanno deciso di bigiare, pur inviando una breve lettera a coloro che avevano proposto la manifestazione (Pd, Rifondazione, Comitato "Il farina"). «Non intendiamo promuovere né partecipare in modo ufficiale alle celebrazioni» si legge nella comunicazione firmata dal sindaco Fabio Felli «ma l’Amministrazione riconosce ampia libertà a Enti e Associazioni di promuovere iniziative per celebrare la ricorrenza».
«Come è umano lei…» direbbe il ragionier Fantozzi di fronte a una "concessione" simile…
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