Magdi Allam e Brunetta per Massimo Bossi

L'europarlamentare e il ministro in visita in città. Brunetta: «efficenza, fate anche voi la rivoluzione che stiamo facendo noi»

 «È la riforma che sono più orgoglioso di aver votato». Il ministro Renato Brunetta sbarca a Gallarate, al teatro Condominio, all’indomani del voto sul processo breve e promuove a pieno titolo la "riforma" del processo varata dal governo Berlusconi, per dare una sforbiciata alla durata dei processi (e al numero dei processi stessi). Ma viene anche per sostenere la candidatura del PdL alle elezioni: «fate anche voi la rivoluzione che stiamo facendo noi», dice a Massimo Bossi, magnificando i risultati ottenuti dal governo nella riforma della burocrazia: «deve essere il dipendente pubblico ad essere a servizio dei cittadini, non il contrario». Serata di grandi nomi, per lanciare la corsa di Bossi, il vicesindaco che si presenta sostenuto da PdL, Destra, Udc e da un insieme di liste collaterali che assommano Magdi Allam a Gallarateduecento candidati. «Parente?» chiede con curiosità Brunetta a Bossi, riferendosi ovviamente all’omonimia con l’Umberto da Cassano. Prima che Nino Caianiello e il candidato gli spieghino che qui la Lega va da sola e che si presenta persino insieme ai nemici giurati di Berlusconi, i finiani.  Non è stata l’unica presenza di nomi nazionali in giornata: prima di Brunetta, alle 18, è arrivato Magdi Allam, il cui movimento "Io amo l’Italia" si presenta qui come "Io amo Gallarate": il giornalista ed europarlamentare tiene una lezione di ampio respiro su migrazioni («i giovani che arrivano vengono da Paesi che sono tutti autoritari»), Mediterraneo, scenari internazionali e poi dice anche la sua sulle scelte da fare per l’integrazione.

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Pubblicato il 16 Aprile 2011
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