La Cimberio accarezza a lungo la speranza di conquistare i playoff alla terz’ultima giornata, arriva a due tiri dal centrare l’obiettivo ma vede frantumare i propri sogni sotto i 31 colpi sparati da un eccezionale White e da quelli altrettanti tremendi messi a segno dagli altri giocatori della Dinamo Sassari. In cinque minuti quindi – quelli del tempo supplementare disputati in Sardegna – Varese si vede ripiombata nella lotta aperta per la qualificazione: uno scenario comunque ipotizzato alla vigilia ma che si sperava di evitare. Dagli altri campi arrivano notizie cattive (vincono Avellino, Treviso, Bologna) e buone (perdono Pesaro, Roma e Caserta) che tengono i biancorossi al sesto posto ma con l’obbligo di battere Montegranaro nella sera di giovedì 12, prossimo impegno casalingo prima della chiusura a Cantù.
In quel di Sassari intanto c’è la sensazione dell’occasione persa, anche se forse i meriti degli isolani sono superiori ai demeriti varesini: vero, la Cimberio nell’ultimo quarto è passata di slancio e ha toccato due volte il +7 ma i padroni di casa hanno subito ricucito quel divario. E nel supplementare la furbizia e la bravura di White (42 di valutazione!) e del suo alter ego Diener si sono fatte sentire. Però è anche vero che Varese nell’ultimo minuto dei regolamentari ha avuto due volte la palla del ko ed è stata tradita proprio dai giocatori chiave di quest’ultimo, ottimo periodo, Kangur e Stipcevic. L’estone e il croato hanno spesso perso i confronti diretti e penalizzato così la squadra di Recalcati che pur tirando a lungo male ha trovato anche la forza di risalire dopo l’intervallo, quando i vari Slay, Fajardo, Rannikko e in parte Goss hanno duellato alla pari con i rivali.
PALLA A DUE – C’è Kangur in ala piccola titolare, c’è Talts a disposizione di Recalcati, c’è pure Stipcevic che parte in panchina nonostante qualche guaio fisico di Rannikko, play che inizia la partita. Sassari tiene fuori Hubalek e porta in panchina sia Devecchi sia Pinton, entrambi in convalescenza. PalaSerradimigni al solito pieno zeppo, con i tifosi in maglia bianca per chiedere ai potenziali sponsor di sostenere la Dinamo, unica squadra senza primo sponsor.
LA PARTITA – Si parte con una certa confusione: tirano in tanti, segnano in pochi. Un paio di dormite difensive della Dinamo permettono a Rannikko (tripla) di allungare sul 4-9 ma la difesa ospite viene punita da White, inarrestabile quando apre il turbo. Lui e Diener sorpassano e firmano anche l’allungo dell’8′ (19-13) che porta i primi cambi di Varese, con Talts che però fa 0/2 ai liberi. Goss limita i danni ma gli arbitri annullano una tripla di Stipcevic a fil di sirena che sarebbe valsa il -2. Proteste e tecnico alla panchina biancorossa, così si riprende con i liberi del 23-16.
L’avvio di secondo quarto è ricco di errori finché quattro punti di Galanda risvegliano Varese, poi colpita da un tiro “estemporaneo” di Plisnic da lontano. Tsaldaris per una volta è impreciso (si rifarà…), ma Sassari con Hunter guadagna il 29-22. Ora è Recalcati a fermare il gioco ma i troppi errori al tiro (1/7 da 3 in 20′) non permettono il recupero, anzi: Diener punisce i biancorossi caduti a -11. I canestri di Kangur e Slay limitano i danni (33-27) a 90” dalla sirena ma il finale – nonostante Goss – è del solito Diener: 38-30.
Dopo l’intervallo Goss prosegue nel buon momento e segna il -6; Varese grazia tre volte la difesa sarda e alla fine il solito White allunga ancora. Varese però è presente e viene sorretta dai piccoli finché anche Slay colpisce (43-41); la Dinamo si rifugia in timeout ma non evita il pareggio di Fajardo al 26′. Diener però è un campione, batte due volte la difesa di Stipcevic, mai così in difficoltà, e ridà ai padroni di casa il vantaggio (+4); Rok sbaglia anche in attacco, Rannikko non fa meglio ma Slay ora è in partita sul serio: il suo canestro viene replicato da un miracolo di White che chiude i conti del 30′ sul 51-47.
QUARTO PERIODO – Slay va a nozze contro la zona e Fajardo impatta di nuovo al 32′ contro il quintetto leggero di Sacchetti. Vanuzzo e finalmente Stipcevic si rispondono da tre punti, Meo rivoluziona la squadra ma si prende un fallo tecnico sul sorpasso di Slay. Stipcevic segna i liberi e poco dopo Rannikko inventa un triplone per il +7 che dura il tempo della replica di Diener; il pubblico si scalda ma Slay trova schiacciata e quarto fallo di Plisnic (59-66). Tsaldaris, fino a qui disastroso, infila due canestri di fila dall’arco dei tre punti intervallati da un “2+1” di Kangur (65-69): punti che ridanno speranza ed energia a Sassari che trova il -2 con Diener. Recalcati sceglie i tre piccoli, la Dinamo dà subito palla a White che con i tiri liberi porta i suoi a ridosso (69-70). L’americano stoppa Goss e Sassari sorpassa ancora costringendo Recalcati al time out; si esce dalle panchine con il quinto fallo di Plisnic su Fajardo che impatta con un solo libero a 1′ dalla fine. Non si segna più: White inciampa, Kangur e Stipcevic falliscono tiri importanti ma dall’altra parte anche Tsaldaris sbaglia a meno di 2” dalla sirena: supplementare.
OVERTIME – Varese non segna, Sassari avanza con i liberi e con un recupero di White che vola a depositare il +5; Fajardo non ci sta e realizza da tre punti ma non basta, Varese protesta per una infrazione di 24” non fischiata e mantiene il -2 con i personali di Rannikko (78-76). Purtroppo un rimbalzo offensivo di Hunter punisce la Cimberio al pari di una brutta azione offensiva: Sassari gioca col cronometro fino al centro di White per il +6 a 72” dallo scadere. Tap in vincente di Fajardo ma i sardi fanno passare il tempo e trovano il quinto fallo di Slay con Tsaldaris che non sbaglia i liberi. Finisce qui, perché Righetti si incarta in un’infrazione di passi: gli ultimi centri servono solo per consegnare alle statistiche l’88-83 conclusivo e per dire a Varese che ora è obbligatorio battere Montegranaro.
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