Il Padova ai playoff prova a vincere un’altra scommessa

L'avversaria del Varese è la sorpresa della fine del campionato cadetto: con mister Dal Canto in panchina i veneti non hanno mai perso. In dubbio il gioiellino el Shaarawy: ha la matuirtà, forse parte in panchina

Sarà uno stadio Euganeo stracolmo quello che ospiterà il Varese per l’andata della semifinale playoff (foto dal sito www.padovacalcio.it di Leonardo Scarabello). Sono già stati venduti più di 16 mila biglietti. Uno stadio tutto biancorosso: da una parte i bianco scudati del Padova, dall’altra la truppa del Varese. I ragazzi di mister Dal Canto si stanno preparando alla sfida a Brasseo, per affrontare al meglio la partita. Un obiettivo acciuffato per i capelli, ma con grande merito quello della pool promozione: nelle dodici partite giocate con in panchina il riccioluto ex difensore veneto il Padova non ha mai perso. Dall’esordio con vittoria a Pescara fino al trionfo di Torino, i padovani hanno inanellato una serie magica che li ha portati al 5° posto in classifica. Quando il presidente Cestaro sollevò Calori dall’incarico e scelse il mister della Primavera Dal Canto in pochi avrebbero scommesso sul Padova per i playoff: invece la sorpresa, che in serie B non manca mai. Società giovane, staff tecnico tutto o quasi fatto in casa (oltre a Dal Canto ci sono anche gli ex giocatori De Franceschi, Crovari e Turci) diretto da una vecchia volpe come Rino Foschi, che ha messo insieme una squadra che è un mix di esperienza, tecnica sopraffina e concretezza.
 
Contro il Varese il mister dei veneti potrebbe avere ancora il problema El Shaarawy, la giovanissima stella cresciuta nel Genoa ed affermatasi quest’anno con sette gol ed una miriade di assist al bacio: col Torino non c’era per l’impegno in nazionale Under 19, contro il Varese potrebbe partire fuori per gli impegni scolastici (è del 1992 e ha l’esame di maturità, che sosterrà a casa sua, a Savona). Mancherà anche Succi, il bomber che ha trascinato i biancoscudati nella prima parte della stagione con 17 reti prima di rompersi il tendine: è andato a trovare i compagni in ritiro per dare loro la carica. Per il resto la squadra è fatta. In porta l’esperto Cano, preferito da Dal Canto ad Agliardi. In difesa Cesar e Legati in mezzo, con Crespo e Renzetti sulle corsie laterali. A centrocampo Bovo e Cuffa ai lati ed Italiano in mezzo a dettare i tempi del gioco, con Vantaggiato e De Paula in appoggio ad Ardemagni. Le alternative sono Trevisan in difesa, Hochstrasser e Vicente a centrocampo e Di Nardo ed El Shaarawy in avanti.
 
Dal Canto fa giocare i suoi con un 4-3-3 attento a non scoprirsi. Gli attaccanti sono molto mobili: Ardemagni fa la sponda e prende posizione al centro dell’area, ma ama anche svariare, mentre De Paula e Vantaggiato partono larghi e pungono con tagli ed inserimenti continui. Se giocasse il piccolo faraone ligure El Shaarawy la squadra verrebbe schierata con il rifinitore alle spalle di due punte, anche se a dire il vero anche il giovane campioncino scuola Genoa ama partire largo per trovare spazi. Il centrocampo è guidato da Italiano, tornato in auge con Dal Canto: la sua esperienza e le sue geometrie fanno la differenza e si è visto nel finale di campionato. Al suo fianco due onesti corridori come Bovo e Cuffa, pronti a coprire le incursioni offensive dei terzini. Occhio anche agli inserimenti sui calci da fermo dei due centrali, Legati e Cesar, molto abili nel gioco aereo. Il Padova giocherà spinta dai propri tifosi, con l’entusiasmo di chi è arrivato dove non sperava di arrivare. Nei due match in stagione regolare il Varese si è imposto in veneto per 3-2 e al Franco Ossola la partita è finita 0-0. Sarà anche uno scontro tra due allenatori diversissimi, uno con tanta gavetta alle spalle (Sannino), l’altro che si è appena seduto su una panchina che conta (Dal Canto): vedremo se avrà la meglio l’esperienza o la gioventù.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Giugno 2011
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