Le case da gioco d’Europa premiano Holland Casino
Il summit dell’European Casino Association si è svolto a Campione d’Italia. Per la prima volta un italiano nel board dell’associazione
La qualità del prodotto corrisponde alla qualità del servizio. La dichiarazione di Ron Goudsmit, presidente dell’European Casino Association, ECA, nel corso della conferenza stampa che ha concluso i lavori dell’assemblea estiva dell’organismo di categoria, rappresentativo di oltre 900 case da gioco distribuite su 23 paesi d’Europa – compresi gli extracomunitari Serbia e Svizzera –, è indicativa di una realtà occupazionale diretta di 80.000 addetti (che raddoppiano se si considera l’indotto) depositari dei requisiti posti a garanzia di un settore, quello del gaming, che attraversa radicali trasformazioni. A cominciare dal gioco on-line, nei cui confronti l’ECA non ha un atteggiamento di chiusura, nella convinzione, anzi, che costituisca un aspetto della diversificazione del comparto, il cui peso economico è crescente. Ma l’associazione, rivendica la visione privilegiata del cambiamento da parte dei casinò, a cominciare da una componente essenziale che oggi è quella del gioco responsabile. Lo ha ribadito Carlo Pagan, amministratore delegato del Casinò Campione d’Italia e padrone di casa in occasione del summit delle case da gioco, che per la prima volta si è svolto in riva al Ceresio. In veste anche di presidente di Federgioco, associazione che riunisce i quattro casinò italiani, Pagan, che l’assemblea ha cooptato in seno al board dell’ECA, dove quindi per la prima volta siede un italiano, ha insistito sull’effettiva protezione che passa attraverso il monitoraggio del gioco: i casinò hanno la cultura necessaria per la gestione dell’eventuale dipendenza dal gioco. L’obiettivo condiviso, in seno all’ECA, è quello dell’adozione di standard uniformi in materia di gioco responsabile, senza eccessi di sorta, però, anche per una corretta valutazione delle dimensioni del problema, da ricondurre ad un dato preciso: prendendo il caso del Casinò Campione d’Italia, la metà dei clienti vi mette piede una sola volta all’anno, il gioco compulsivo quindi è da considerare realisticamente, cioè in rapporto al disagio di una percentuale di giocatori oggettivamente modesta. A parte il tema del gioco responsabile, l’assemblea dell’ECA ne ha confermato la rappresentatività: quando a Bruxelles si discute di gaming, infatti, l’organismo viene consultato, fornisce informazioni di prima mano, di cui è comprovata l’attendibilità.
È un risultato da intendere quale effettivo riconoscimento della rappresentanza di categoria, un obiettivo che Federgioco persegue in Italia e la cui necessità è dettata dalla recente diffusione delle videolotterie, affidate però anche a società che possono essere estranee al settore mentre una sorta di casinò diffuso nega di fatto i controlli che garantiscono invece l’attività dei casinò. In occasione dell’assemblea generale dell’European Casino Association è stato anche assegnato l’ECA Marketing Award, il premio istituito d’intesa con il Casinò Campione d’Italia come riconoscimento della migliore campagna promozionale attuata nel corso del 2010. Vincitore del premio, alla prima edizione, l’olandese Holland Casino per la “campagna slot“, specificamente per la strategia con cui si è affrontato il business di sviluppo nel segmento del mass market”. Il premio, ha commentato Pagan, contrassegna anche “la possibilità di condividere le migliori pratiche messe in atto dai casinò: di fatto costituisce uno scambio delle più efficaci esperienze promozionali”, finalizzato alla migliore gestione del gioco, s’intende responsabile. Il presidente Ron Goudsmit ha anche voluto sottolineare pubblicamente l’accoglienza “regale” che Campione d’Italia ha riservato ai delegati. Del resto non voleva essere un formale benvenuto quello rivolto loro dal Sindaco dell’exclave, Marita Piccaluga, notando come nella località europea di più ridotte dimensioni tra quelle che sono sede di un casinò sorga la casa da gioco più grande del continente: l’exclave, una volta di più, è stata all’altezza dell’occasione.
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